(Roma, 5 ottobre 2020) – Abbiamo un banco di prova molto importante, dobbiamo utilizzare al meglio il nostro lavoro fatto in Europa, soprattutto grazie al PD, impegno non scontato e difficile messo, in campo per ottenere delle risorse dopo la pandemia Covid-19.

Dovremo usarle in maniera intelligente e per fare ciò serve un’ assunzione di coraggio che richiami la responsabilità di tutti per rilanciare l’Italia con la transizione sostenibile. Già su alcuni temi siamo all’avanguardia: penso alle imprese che hanno deciso di investire nell’economia circolare. Ora è necessario un cambiamento profondo e ‘verde’ del nostro modello produttivo.

Il Green new deal è una sfida dell’oggi che guarda al futuro e che il nostro Paese non può perdere.

In tal senso gli impegni della Commissione Europea sono chiari: per la prima volta sarà sancito l’obbligo di una reale neutralità climatica. Ciò significa emettere meno gas climalteranti eliminando dall’atmosfera quelle emesso entro 2050. Con una significativa riduzione entro il 2030.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario quindi un approccio globale e di sistema che va dalle abitudini quotidiane, al cambiamento dei sistemi produttivi e del modello economico, all’adeguamento normativo per rendere efficace uno sviluppo sostenibile su basi radicalmente nuove.

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GREEN NEW DEAL: “Sfida che l’Italia non può perdere”
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