(Roma, 5 ottobre 2020) – È grave che Regione Lombardia inizi la campagna vaccinale della popolazione target e a rischio con un ritardo di quasi un mese.
 
La circolare ministeriale – come spiega la collega deputata Elena Carnevali – segnalava alle Regioni in modo inequivocabile i motivi per cui l’inizio di ottobre era il periodo indicato per offrire le vaccinazioni ai soggetti eleggibili sottolineando l’esigenza di ridurre l’impatto di una co-circolazione di Covid-19 e del virus influenzale. In più sedi i Sindaci hanno, invece, ricevuto l’informazione che le dosi verranno consegnate ai medici di base a partire dalla fine di ottobre con probabile inizio di somministrazione non prima di novembre.
 
Considerando che la risposta immunitaria alla vaccinazione impiega due settimane per rispondere efficacemente e che la popolazione lombarda da vaccinare è decisamente superiore alle 2.4 milioni di dosi acquistate con l’ottava gara, il ritardo e la carenza di dosi sono decisamente inaccettabili.
 
Non si conoscono le ragioni reali di questo ritardo, che ha portato diverse gare d’acquisto andate a vuoto. “L’unica offerta pervenuta è risultata inappropriata – si legge nel documento di Aria, l’azienda regionale per l’innovazione egli acquisti, come riporta oggi il Corriere della Sera – in quanto rispetto alle prescrizioni del disciplinare non prevedeva un unico prezzo di offerta e contemplava consegne di fornitura in data successiva al 21 novembre 2020 posto come termine massimo di consegna“, dunque in tempi non compatibili con la campagna antinfluenzale la cui partenza, su indicazioni del Ministero della Salute, avrebbe dovuto essere anticipata a inizio ottobre.
 
Già da fine luglio il PD lombardo aveva sollevato la questione del fallimento delle gare, con il conseguente rischio di ritardi e costi lievitati.
 
La preoccupazione concreta è che non solo l’approvvigionamento non riuscirà a soddisfare la popolazione target (che comprende anche gli over 60, i bambini dai sei mesi ai sei anni, gli operatori sanitari e le persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza), ma che la maggior parte della popolazione avrà una copertura che rischia di essere tardiva.
 
Per tutte queste ragioni, ancor più alla luce dell’incremento della curva epidemica, come PD abbiamo presentato in Parlamento un’interrogazione al Ministro della Salute Roberto Speranza per fare luce su questo insostenibile ritardo.
 
Share Button
VACCINO INFLUENZALE: “In Lombardia la campagna vaccinale in ritardo di quasi un mese”