(Roma, 29 giugno 2023) – Domani, 30 giugno scadrà la norma transitoria sul telelavoro per i lavoratori frontalieri in Svizzera ma dal Governo non si ha ancora una risposta, tutto inspiegabilmente tace. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni fa spallucce, ha deciso di non occuparsi minimamente della disciplina dello smart working abbandonando al proprio destino i lavoratori frontalieri. Un atteggiamento irresponsabile che avrà ricadute importanti per migliaia di frontalieri italiani per i quali verrebbe, infatti, messo in discussione, per le ore lavorate a distanza, lo status stesso di lavoro frontaliero con il conseguente aumento del carico fiscale e previdenziale.

Eppure come Partito Democratico più e più volte in questi mesi abbiamo sollecitato il Governo ad affrontare in maniera definitiva la disciplina del telelavoro per i frontalieri italiani in Svizzera. Abbiamo fortemente insistito affinché il lavoro a distanza venisse normato, a trattative ancora aperte, all’interno dell’Accordo fiscale tra Svizzera e Italia approvato in via definitiva a fine maggio di quest’anno ma il Governo Meloni ha inconcepibilmente deciso di non procedere per questa via. Lo abbiamo allora incalzato chiedendo di chiudere una nuova intesa sullo smart working su modello francese, in tempi celeri, proprio per evitare di arrivare al 30 giugno senza avere una soluzione. Ma anche questa strada non è stata minimamente presa in considerazione. Giusto la scorsa settimana siamo riusciti a far approvare alla Camera un emendamento, proposto dal PD a prima firma del collega Toni Ricciardi, alla delega fiscale che ha sì posto le condizioni affinché lo smart working venga affrontato in modo strutturale nella relativa legge delega ma il risultato ottenuto seppur positivo non risolve nell’immediato il problema.

Il Governo non solo è colpevolmente in ritardo nell’intervenire per regolarizzare lo smart working per i lavoratori frontalieri ma sembra, fatto questo gravissimo, mancare della volontà politica di dare soluzioni concrete al problema, soluzioni peraltro già adottate dalla Svizzera nei confronti di altri Stati. Un comportamento ingiustificabile.

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SMART WORKING FRONTALIERI: “Scade la norma transitoria sul lavoro agile e il Governo fa spallucce”
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