(Roma, 25 agosto 2022) – Leggo che Salvini accuserebbe il Partito Democratico di arrivare in ritardo sull’emergenza bollette. Capisco che uno che non sta mai in Parlamento come lui possa pensare che le cose si facciano con una dichiarazione o un tweet.

Ma siccome di questi temi ce ne siamo occupati, e molto, in questi mesi, mi domando: dov’erano Salvini e la Lega mentre il PD lavorava in Commissione ai Decreti Energia, insieme al Governo Draghi (quello che lui ha fatto cadere, togliendo la fiducia) per abbattere il costo delle bollette per le famiglie con il bonus energia, ridurre l’IVA e gli oneri di sistema, finanziare il credito di imposta per le imprese energivore, semplificare e sbloccare le rinnovabili.

O mentre alla Camera il collega Gianluca Benamati, insieme a altri colleghi e colleghe del Pd, costruiva norme importanti come quelle su l’acquisto pluriennale di gas e energia rinnovabile a prezzi coerenti con quelli di generazione, per venderla a prezzi contenuti alle imprese che ne hanno bisogno. Norme osteggiate apertamente proprio dalla Lega, con le dichiarazioni contrarie del “suo”responsabile energia Arrigoni, e che ancora non trovano attuazione dal parte del Ministero della Transizione Ecologica, dove la partita è in mano alla “sua” sottosegretaria leghista Gava. Così come i decreti attuativi sulle comunità energetiche, in ritardo di mesi, o le norme per l’individuazione delle Aree Idonee per le rinnovabili, che ancora non si vedono.

Abbiamo lavorato in questi mesi per affrontare il “caro energia” e abbiamo presentato le nostre proposte: chiare, concrete, sostenibili dal punto di vista economico. Salvini faccia altrettanto se ne è capace, invece di prendere in giro gli italiani, parlando di nucleare che non si farà mai e che non servirebbe comunque in nessun modo ad abbassare in questo momento i costi dell’energia.

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CARO ENERGIA: “5 proposte del PD per aiutare famiglie e imprese”
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