(Roma, 6 dicembre 2021) – L’iter di ratifica dell’accordo fiscale tra Italia e Svizzera procede nei tempi stabiliti. Dopo l’approvazione del disegno di legge in Consiglio dei ministri venerdì, la fase finale spetta al Parlamento a partire dai primi mesi del 2022.

Quest’anno abbiamo lavorato perché venissero introdotte le misure previste dal Memorandum firmato dall’allora vice ministro dell’Economia, il senatore del PD Antonio Misiani, con i Comuni delle aree di confine e con i sindacati dei lavoratori frontalieri.

Oggi, quegli impegni sono stati traslati nel testo di disegno di legge e verranno finalizzati nella fase dei lavori parlamentari. In particolare, oltre a quanto già previsto nell’accordo in termini di tutela degli attuali frontalieri che continueranno ad essere tassati solo in Svizzera, vengono previsti:

1) l’innalzamento della franchigia a 10.000 euro per i frontalieri che pagano o pagheranno le tasse in Italia;

2) la deducibilità dei contributi obbligatori per i prepensionamenti dei lavoratori frontalieri;

3) la non imponibilità degli assegni familiari erogati in Svizzera;

4) il mantenimento anche in futuro delle stesse risorse ai Comuni garantite oggi dal sistema dei ristorni;

e soprattutto 5) l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo economico e il potenziamento delle infrastrutture nelle zone di confine Italo-elvetiche, alimentato con risorse provenienti dal nuovo sistema fiscale.

Quest’ultimo, in particolare, rappresenterebbe un grande risultato per i nostri territori e perciò lavoreremo per consolidarlo nei prossimi passaggi parlamentari.

Chiara BragaAlessandro Alfieri

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ACCORDO FISCALE ITALIA-SVIZZERA: “Lavoriamo per rispondere a tutte le richieste dei territori di confine”
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