(Roma, 27 ottobre 2021) – Oggi ho ricordato in Aula alla Camera la figura di Antonio Cederna, nato 100 anni fa, il 27 ottobre 1921 a Milano.

Antonio Cederna è stato un archeologo, giornalista, attivista di associazioni, parlamentare, amministratore pubblico che ha dedicato la propria vita alla difesa del patrimonio storico-artistico del nostro Paese, del paesaggio e dell’ambiente.

E’ stato una delle voci più autorevoli dell’ambientalismo italiano che ha raccontato le brutture inferte alle bellezze del paesaggio italiano, troppo spesso aggredite dalla cementificazione selvaggia e dall’abusivismo edilizio.

In Parlamento si occupò di questi temi anticipando questioni che sono oggi di grande attualità: la tutela del suolo, il rischio che la violenza umana sull’ambiente avrebbe causato danni gravi.

Nel 1967 sul Corriere della Sera scrisse: “La guerra alla natura in Italia continua. I disastri che affliggono periodicamente il nostro Paese non ci hanno ancora aperto gli occhi sui pericoli che questa guerra comporta.”

Parole attuali che sembrano fotografare quello che sta avvenendo nel nostro tempo, come ciò che è accaduto ieri in Sicilia, a Catania, e che quasi costantemente avviene in molte aree del nostro Paese, così fragile e così prezioso.

Ricordando Antonio Cederna rievochiamo l’impegno ad agire per prenderci cura dell’ambiente, per tutelare la natura, per assumerci la responsabilità verso le generazioni future.

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ALLA CAMERA IL MIO RICORDO AD ANTONIO CEDERNA
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