(Emilia Romagna, 23 giugno 2023) – In visita alle zone alluvionate della Romagna con una delegazione dei parlamentari Pd – Andrea Gnassi, Ouidad Bakkali, Stefano Vaccari, Andrea De Maria, Marco Simiani, Andrea Casu – abbiamo raccolto il grido d’allarme di sindaci, amministratori, imprenditori e cittadini.

A due mesi dai tragici eventi alluvionali che hanno messo in ginocchio l’Emilia Romagna si sono potute dare risposte solo alla prima emergenza, mentre manca una progettualità per la ricostruzione e la ripresa.

Ci sono zone fortemente colpite come quelle che abbiamo visitato – Modigliana, Faenza, Forlì – che hanno bisogno urgente di interventi sulla viabilità, sulla messa in sicurezza di frane e argini per evitare l’isolamento e l’abbandono dei territori collinari.

I numeri delle frane si contano a centinaia, così come gli allagamenti in pianura. Parte delle rete stradale è seriamente danneggiata, in alcune zone si sono create voragini grandi come canyon. Tanti i campi agricoli divelti, crepati, filari di vite spazzati via; allevamenti e attività economiche in crisi. Un territorio fragile e compromesso che rischia, se non si interviene subito, l’isolamento o ancora peggio lo spopolamento.

Le risorse previste dal decreto legge, l’unico atto concreto varato dal Governo, sono molto meno di quelle promesse dalla premier in visita a favor di telecamere e non bastano. Ce l’hanno ribadito i sindaci impegnati in prima linea a fianco dei loro cittadini e gli imprenditori che stanno cercando di ripartire con le loro attività.

Noi come PD lavoreremo in Parlamento, anche dall’opposizione, affinché vengano date queste risposte. La destra al Governo smetta di fare la guerra all’Emilia Romagna e si occupi di far partire la ricostruzione.

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