(Roma, 24 maggio 2023) – Oggi, durante il dibattito in Aula sull’informtiva urgente in merito agli eventi calamitosi avvenuti in Emilia Romagna, abbiamo condiviso le parole del ministro Musumeci che ha parlato di un “evento del tutto eccezionale”. Come Partito Democratico ci vogliamo relazionare con il massimo di responsabilità con il Governo e le altre forze parlamentari.

Tutti siamo chiamati a una reazione di responsabilità. E’ fondamentale riuscire a far sentire la vicinanza dello Stato, delle Istituzioni ai cittadini e agli amministratori e a quanti sono impegnati in prima linea.

Registriamo con favore i provvedimenti iniziali del Governo. Il decreto legge è una risposta iniziale molto importante. Si tratta di prime misure che prevedono uno stanziamento di 2 miliardi di euro e il rifinanziamento di 200 milioni del Fondo emergenza nazionale, ma sappiamo anche che ciò non sarà sufficiente.

Lavoreremo su questo decreto, ci impegneremo in Parlamento per corrispondere alla richiesta di aiuto e vicinanza dei territori. E’ essenziale pensare e costruire insieme le risposte dell’emergenza e della ricostruzione. L’Emilia Romagna ha già dato prova di saperlo fare, l’esperienza del sisma del 2012 lo dimostra. Serve continuità, conoscenza, operatività immediata. Siamo sicuri che anche nell’individuazione del Commissario per la ricostruzione si terrà conto dell’esperienza virtuosa del sisma. Un’esperienza che ha dimostrato l’importanza di saper costruire un’alleanza che valorizzi la filiera istituzionale del territorio, fondamentale per ricostruire, le città, le strade, le infrastrutture, ma anche per ripristinare quel senso di coesione sociale e di visione di futuro: una visione unitaria dell’emergenza e della ricostruzione.

L’unico appunto che mi sento di fare al Governo è quello di sgombrare il campo da ambiguità e di riconoscere che quello che è avvenuto è il frutto di una crisi climatica che dobbiamo affrontare con tutta la determinazione e l’urgenza che serve. Occorre fare chiarezza su posizioni inaccettabili che ancora in questi giorni abbiamo sentito di chi nega l’emergenza climatica e cerca di scaricare su altre cause la drammaticità e l’eccezionalità di quello che è avvenuto.

Serve continuare nell’opera di messa in sicurezza del territorio. L’Emilia Romagna lo ha fatto con scelte coraggiose in tema di consumo di suolo. Ciò deve diventare una priorità anche per il Governo nazionale. Serve approvare rapidamente un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, il Piano nazionale integrato sull’energia e clima, una legge nazionale sul consumo di suolo, un provvedimento che una parte di questa maggioranza ha tenuto bloccato ben due legislature. La lotta alla crisi climatica è una questione di sicurezza nazionale perché minaccia comunità, vite, imprese già oggi. Tutte le risorse possibili vanno messe in campo per una messa in sicurezza vera e la salvaguardia del territorio di fronte ai rischi climatici, anche quelli del Pnrr.

Qui per rivedere il video del mio intervento alla Camera.

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MALTEMPO EMILIA ROMAGNA: “Fondamentale una reazione unitaria di responsabilità”
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