(Roma, 24 maggio 2023) – La scorsa Legislatura ha visto raggiungere un traguardo importante: l’inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, nell’interesse delle future generazioni. L’affermazione di un principio di giustizia e di responsabilità intergenerazionale che deve rappresentare un orientamento al quale tendere. Dare sostanza e concretezza alla modifica costituzionale, ai suoi valori e principi attraverso un’azione legislativa ordinaria è la sfida del Parlamento di oggi.

Da forza di opposizione mi sento di proporre la costruzione di uno spazio di iniziativa parlamentare sui temi dello sviluppo sostenibile perché credo sia utile non solo stimolare il Governo su questi temi ma anche e soprattutto provare a trovare dei punti di condivisione e di incontro tra tutte le forze politiche in Parlamento.

Credo che sia stimolante e condivisibile l’ipotesi di dare vita ad una Commissione bicamerale o ad un’altra analoga struttura istituzionale volta a valutare l’attuazione dell’Agenda 2030 e a monitorare i passi necessari da compiere per il raggiungimento dei suoi obiettivi.

Accanto a questo, a fronte di eventi sempre più estremi legati agli effetti del riscaldamento globale e alla crisi climatica in atto, credo sia urgente agire su alcune importanti norme che hanno bisogno di trovare nuovo slancio, colmando anche ritardi gravi e colpevoli. Penso ad esempio alle norme riguardanti la messa in sicurezza del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico così come ad una legge nazionale sul consumo di suolo accompagnata da un provvedimento sulla rigenerazione urbana, già predisposto e discusso in parte nella scorsa Legislatura, ma anche all’approvazione di una legge nazionale sul clima sulla quale siamo in ritardo rispetto ad altre esperienze europee, del piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e del piano nazionale integrato energia e clima da adeguare ai nuovi target europei.

Credo che ci sia uno spazio di iniziativa parlamentare che possa tenere insieme il lavoro della maggioranza e quello delle opposizioni. Il gruppo del Pd, anche in questa Legislatura, com’è stato in passato, si mette positivamente a disposizione a condizione però di rimuovere alcune incoerenze che continuiamo a registrare. Serve grande chiarezza nel respingere ogni tentativo di minimizzazione o di negazione delle cause reali degli eventi estremi che stiamo vivendo: la crisi climatica, l’emergenza legata ad un modello di sviluppo non più sostenibile e persa necessità di perseguire obiettivi di riduzione delle emissioni, di aumento della produzione di energia rinnovabile, di efficienza del patrimonio edilizio. Basta assumere posizioni di retroguardia o di rallentamento nei contesti internazionali ed europei.

Siamo pronti a confrontarci e a lavorare insieme convinti che lo spirito sia quello sul quale proprio Asvis ci invita a riflettere attorno al tema dello sviluppo sostenibile. E’ una sfida che riguarda tutto il Paese. Abbiamo degli obiettivi ambiziosi ma non più rinviabili. Siamo pronti e disponibili a confrontarci e a lavorare insieme ad Asvis, a tutti i soggetti raccolti in questa alleanza, alle altre forze politiche, a dialogare con il governo sapendo che non esiste un secondo tempo in cui occuparci di emergenza climatica e delle sue ricadute sul mondo economico e sociale. Il momento è questo, è adesso e credo ci si debba assumere tutta la responsabilità che ne deriva.

Più sopra il video del mio intervento all’evento di chiusura del Festival dello Sviluppo sostenibile organizzato da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

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