(Roma, 17 maggio 2023) – Pur di non far votare i fuori sede, la maggioranza s’impossessa del provvedimento del PD, condiviso da tutte le opposizioni, trasformandolo in una delega in bianco al governo che rischia di non avere mai attuazione.

E’ successo, infatti, che la maggioranza di centrodestra ha depositato un emendamento che stralcia tutti gli articoli del testo base della proposta PD, già in discussione in Commissione alla Camera, riguardante l’introduzione del diritto di voto fuori sede per chi per ragioni di studio, salute, lavoro si trovi fuori dal proprio comune di residenza, attribuendo al solo Governo la facoltà di disciplinare la materia. Un delega in bianco, appunto, senza peraltro dare indicazioni a garanzia dei contenuti, né tanto meno fissando una scadenza alla delega stessa. Fatti gravi che smascherano l’intenzione del centrodestra di stravolgere la proposta di legge inserita in calendario su richiesta proprio del PD, rinviandola a data da destinarsi.

Un atteggiamento irrispettoso della dialettica democratica e schizofrenico da parte della destra al governo che da un lato propone come priorità, riforme costituzionali confuse e altamente divisive mentre dall’altro affossa un provvedimento importante come quello della disciplina del voto ai fuori sede, in grado di rafforzare la partecipazione dei cittadini al voto. Uno strumento base per l’esercizio della democrazia.

Alla prossima riunione di capigruppo chiederò al Presidente della Camera, Fontana, nella sua veste di garante, di consentire alle opposizioni di portare avanti le proprie iniziative senza che ogni volta – penso alla proposta di legge sulle madri in carcere – il Governo tenti di svilirne la natura. La ‘quota opposizione‘ non è una gentile concessione per riempire il calendario d’Aula.

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VOTO FUORI SEDE: “La maggioranza blocca la proposta di legge. No a delega in bianco al Governo”
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