(Roma, 19 aprile 2023) – Diceva La Pira “C’è una primavera che si prepara in questo inverno apparente”. E dall’inverno dei tempi attuali è bello scorgere, proprio in questa primavera, delle rondini. Sono i giovani di Rondine Cittadella della Pace, un’organizzazione che da anni si impegna per la riduzione dei conflitti armanti nel mondo e per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto.
Rondine ha una forza simbolica che non ha eguali: ogni anno un piccolo villaggio, nel cuore della Toscana, fondato sulle radici della cultura europea, produce una nuova generazione di guide che saranno in grado di trasmettere un cambiamento reale in tutto il mondo e incidere negli equilibri tra le nazioni.
Giovani ai quali viene data l’occasione di vivere a contatto con realtà diverse, per studiare le origini e le ragioni dei conflitti facendolo senza pregiudizi e senza idee predeterminate. Un’opportunità per crescere, dove crescere significa scegliere il confronto piuttosto che lo scontro.
Per me un piacere e un onore averli incontrati oggi,al convegno “La cu(ltu)ra delle relazioni per la nuova comunità globale di pace” tenutosi alla nuova sala dei Gruppi parlamentari della Camera.
Qui sotto una parte del mio intervento al convegno.