(Roma, 23 novembre 2022) – Un quadro climatico sempre più preoccupante è quello che viene ulteriormente confermato, se ce ne fosse ancora bisogno, dal recente report “Il clima è già cambiato” curato dall’Osservatorio CittàClima 2022, realizzato da Legambiente Onlus.

Secondo il Report nei primi dieci mesi del 2022 sono stati 254 i fenomeni meteorologici estremi in Italia, il 27% in più di quelli dell’intero 2021. Se poi allunghiamo l’asse temporale agli ultimi 13 anni allora scopriamo che i fenomeni estremi sono stati 1.503, con 780 comuni colpiti e 279 vittime.

Tra le regioni più colpite: la Sicilia (175 eventi), la Lombardia (166), il Lazio (136), la Puglia (112), l’Emilia-Romagna (111), la Toscana (107) e il Veneto (101).

Il nostro Paese negli ultimi 9 anni ha speso 13,3 miliardi di euro in fondi assegnati per le emergenze meteoclimatiche con una media di 1,48 miliardi all’anno per la gestione delle emergenze, in un rapporto di quasi 1 a 4 tra spese per la prevenzione e quelle per riparare i danni. Il che equivale a dire che con le politiche di prevenzione si risparmierebbe il 75% delle risorse destinate a riparare i danni.

E mentre salgono a 24 i Paesi europei che si sono dotati di un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, in Italia, nonostante le continue e ripetute, inascoltate, sollecitazioni del Partito Democratico, la bozza è ferma dal 2018.

Dati rilevanti che mettono in risalto la necessità e l’urgenza non solo ambientale ma anche economica di intervenire, per quanto possibile, prima che i danni ingenti si verifichino.

Qui il Report

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CLIMA, FENOMENI ESTREMI IN ITALIA: “I primi 10 mesi del 2022 sono da record”
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