(Roma, 04 luglio 2022) – Una tragedia quella avvenuta ieri pomeriggio sulla Marmolada, dove un seracco di ghiccio si è staccato e ha travolto un numero elevato di escursionisti. Un distacco “eccezionale”: 200 metri di fronte venuto giù per un chilometro e mezzo a circa 300 all’ora ingigantendosi fino ad arrivare a 400 metri di larghezza.

Foto: Corriere della Sera

A pagare con la vita sono state 7 persone, 8 i feriti, ma ancora si contano i 19 e forse più dispersi.

Nei prossimi giorni saranno gli esperti a indicarci più nel dettaglio le cause e le eventuali responsabilità di quanto accaduto. Ma una cosa è già chiara: il riscaldamento globale ha rotto gli equilibri climatici e ambientali e sta cambiando radicalmente i territori e anche le nostre montagne. Molti osservatori ripetono da anni che i ghiacciai oggi non sono più in equilibrio e quello sulla Marmolada entro 20 anni sparirà per via dei cambiamenti climatici. Lo zero termico che in questa estate 2022 si colloca al di sopra dei 3.400 metri, ha trasformato le vette in “serre” dove tutte le vecchie regole della montagna sono saltate.

Quello che è accaduto dovrebbe aprirci gli occhi su quanto siamo già in ritardo nel fronteggiare gli effetti della crisi climatica.

Alle famiglie delle vittime il nostro cordoglio. Ai soccorritori il nostro ringraziamento per il lavoro difficilissimo che anche in queste ore drammatiche stanno compiendo. Ma a tutti noi spetta la responsabilità di una riflessione senza sconti e di un’azione immediata per guardare alla crisi climatica non come un’emergenza di questi giorni ma come un fronte di impegno strutturale, accompagnato anche da scelte radicali, in ogni nostra decisione e a ogni livello.

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MARMOLADA: “La tragedia umana, la responsabilità di azioni immediate per contrastare la crisi climatica”
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