(Roma, 3 febbraio 2022) – Le misure messe in campo fino ad oggi dall’Europa a tutela della biodiversità sono risultate non sufficienti. Per questo lo scorso 28 gennaio la Commissione europea ha presentato le nuove linee guida per l’identificazione, la gestione e il monitoraggio delle aree protette. L’obiettivo comune è salvaguardare la biodiversità dell’Unione Europea entro il 2030, “riportando la natura nelle nostre vite”, “garantendo al 2050 che tutti gli ecosistemi siano ripristinati, resilienti e adeguatamente protetti”.

Come? Estendendo le aree protette, connettendo e ampliando quelle già presenti inserite nel sistema Natura 2000 (la rete di aree protette già esistente nella UE corrispondente a un quinto di tutto il territorio), inserendo nuove forme di tutela a livello nazionale. Non si tratta di regole stringenti, ma piuttosto di paletti e criteri di orientamento entro i quali muoversi per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi tutelandone la biodiversità.

La nuova Strategia dell’UE 2030 prevede, dunque, di creare una rete di aree protette più ampia, che tuteli almeno il 30% del territorio, acque interne comprese, e il 30% dei mari dell’Unione Europea. Di queste almeno un terzo (pari al 10% del territorio e al 10% del mare), dovrebbe poi essere considerato area ad altissima biodiversità e valore climatico, e per questo sottoposta a regole e protezioni più strette.

Anche se la percentuale di terreno e di mare protetti varia molto da Paese a Paese, i dati ci dicono che ad oggi sono sotto tutela il 18% della terra e l’8% dei mari dell’UE, integrati in Natura 2000, con un ulteriore 8% della terra e 3% del mare protetti da sistemi di protezione nazionali. Solo il 3% della terra e l’1% del mare sono poi sottoposti a una protezione più rigorosa.

Anche l’Italia deve fare la sua parte su questo: raggiungere l’obiettivo del 30%, portare a compimento l’istituzione dei Parchi già previsti per legge, migliorare gli strumenti e le condizioni di operatività dei nostri Parchi nazionale e regionali.

Come Partito Democratico lavoreremo per questi obiettivi, raccogliendo il forte richiamo del Presidente Mattarella nel suo discorso alle Camere. Per un’Italia impegnata nella difesa dell’ambiente, della biodiversità, dell’ecosistema, per il futuro del nostro pianeta e della vita umana.

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BIODIVERSITA’: “Da UE nuove linee guida, proteggere il 30% delle terre e dei mari europei entro il 2030”
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