(Roma, 5 giugno 2020) – C’è chi parla. E c’è chi fa.

E così noi oggi abbiamo presentato un emendamento a favore di una specifica categoria di lavoratori italiani: i frontalieri.

Alcuni di loro sono infatti scoperti da forme di protezione sanitaria ed economica. E quindi dove viene a mancare quella protezione, vogliamo che intervenga lo Stato. E nella fattispecie l’INPS, che con questo emendamento potrà farsi carico di erogare per loro le misure necessarie. Così da aiutare loro e le loro famiglie.

Lo abbiamo fatto perché – a differenza di altri di cui non facciamo neanche i nomi – che anche sui frontalieri si sono riempiti la bocca, senza poi muovere un dito, noi le cose le facciamo davvero. E le facciamo con discrezione, senza roboanti annunci. Ma le facciamo sempre. Specialmente quando si tratta di tutelare, di proteggere chi ha bisogno.

Perché l’abbiamo promesso il primo giorno di questa emergenza: nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi solo.
Ed ogni promessa, si sa, è debito.

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FRONTALIERI: “C’è chi parla e c’è chi fa”
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