(Roma, 4 dicembre 2019) – L’economia circolare è già una realtà del nostro Paese: ci sono migliaia di imprese che sono impegnate su questo fronte, il compito della politica e delle istituzioni è accompagnarle verso questo processo. Abbiamo un’occasione fondamentale: il recepimento delle direttive comunitarie. Auspico che il Ministero dell’Ambiente possa portare presto ad una fase di confronto ampio e trasparente sulle direttrici del recepimento delle direttive.

Accanto a ciò mi auguro che ci sia, inoltre, una piena attuazione, già prevista nella Legge di bilancio, in discussione in Parlamento, di una forte impronta green: con la previsione di 59 miliardi di euro di investimento pubblico per i prossimi 15 anni; con gli incentivi di impresa 4.0 per la riconversione in chiave di economia circolare nel sistema produttivo ed alcune norme che riguardano i green bond per sostenere gli investimenti verdi.

È un’opportunità che si colloca pure anche in un quadro europeo. C’è infatti, un’insistenza e una sottolineatura verso la nuova fase di crescita sostenibile da parte anche della nuova Presidente della Commissione europea.

L’Italia continuerà a sostenere l’opportunità di uno scorporo di investimenti green dalle regole di bilancio e del deficit perché questo consente di rilanciare e dare impulso agli investimenti pubblici con una chiara connotazione che va nella direzione del contrasto ai cambiamenti climatici, riduzione delle emissioni e transizione verso un modello sostenibile di economia circolare.

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ECONOMIA CIRCOLARE: “Direttive Ue occasione per attuare il modello di economia circolare”
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