(Como, 02 agosto 2019) Uno spazio inclusivo, aperto non solo alle iscritte al Partito Democratico ma a tutte le donne comasche che si vogliono impegnare nel campo largo del centrosinistra; un luogo autonomo di discussione delle donne, di posizionamento sulla politica e sulle politiche, un mezzo per dare battaglia sui temi della parità di genere che inevitabilmente intrecciano questioni culturali, sociali, economiche. E’ questo l’obiettivo con cui si avvia anche nella provincia comasca la Conferenza delle Donne democratiche, alla quale è possibile iscriversi entro l’8 settembre prossimo compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito del PD della Lombardia o mandando una mail di adesione, da perfezionare, all’indirizzo mail segreteria@paritodemocratico.co.it. Le adesioni avverranno sulla base di un Manifesto dei valori, che si rivolge a tutte le donne del centrosinistra e non solo alle democratiche iscritte. Alla chiusura della fase di iscrizione la Conferenza delle donne si organizzerà nelle sue varie articolazioni a livello provinciale, regionale e, infine, nazionale con la costituzione di un Coordinamento che eleggerà a ottobre la sua portavoce.

La costituzione della Conferenza delle Donne democratiche rappresentare un passo importante per ricostruire un dialogo e un confronto mettendo in campo proposte concrete per ridurre le disuguaglianze di genere, per dare vita a più moderne e includenti politiche del lavoro, dei tempi di conciliazione tra casa, famiglia e lavoro, fiscali e a sostegno al reddito, al fare impresa e ad un nuovo modello di welfare”.

Nel mese di marzo il PD comasco, da sempre sensibile al tema della parità di genere, ha lanciato la campagna di mobilitazione “Io non valgo meno“, tramite la quale abbiamo chiesto azioni concrete per la parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro. I dati parlano chiaro: oggi la differenza occupazionale tra uomo e donna nel mondo del lavoro tocca il 20%; a livello europeo solo la Grecia ha un livello di disuguaglianza più alto del nostro. A livello retributivo invece la situazione è ancora peggiore, perché la differenza reddito annuo percepito tra uomo e donna, in alcune Regioni italiane, arriva a superare il 40%: una donna arriva a guadagnare il 40% in meno di un uomo. Crediamo che questo sia uno dei tanti esempi di temi sui quali occorre ragionare. E da domani lo potremo fare avendo a disposizione uno spazio di dialogo, autonomo e di confronto in più proprio con la Conferenza della Donne.

La Conferenza, dunque, riprende il suo percorso dopo uno stallo di alcuni anni e lo fa in un contesto generale della società italiana mutato, in un clima più incattivito con una destra nazionalpopulista al Governo che non perde occasione per concedere sempre più spazio a sentimenti reazionari che si traducono poi in tentativi concreti, si veda ad esempio il cosiddetto decreto Pillon, di intrusione inappropriata nella vita privata dei cittadini e delle cittadine italiani. Il rischio vero è quello di un arretramento generale nelle conquiste delle donne che il centrosinistra non deve e non può permettere di lasciar cadere. Anche con la Conferenza delle Donne.

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Al via anche a Como la CONFERENZA NAZIONALE DONNE DEMOCRATICHE