Sì della Camera alla mozione PD per il contrasto al climate change e per la COP26 in Italia.

(Roma, 04 aprile 2019) “La Camera dei Deputati poco fa ha approvato la mozione PD a mia prima firma per il contrasto al cambiamento climatico e per la candidatura dell’Italia ad ospitare Conferenza Onu delle Parti Cop26 sul clima nel 2020. Sappiamo che non c’è più tempo: l’Accordo di Parigi sul clima del 2015 deve essere attuato, anche se siamo già in ritardo, e l’Europa deve rivendicare una leadership su questi temi perché da qui dipende gran parte della possibilità di orientare verso il giusto verso l’azione globale per il clima”. Lo afferma Chiara Braga, capogruppo PD in VIII Commissione Ambiente e prima firmataria della mozione sull’adattamento al cambiamento climatico e la candidatura dell’Italia alla COP26 nel 2020.

“Ecco perché – spiega la parlamentare comasca – nella nostra mozione abbiamo chiesto impegni precisi al Governo italiano proprio alle posizioni da sostenere con più decisione a livello europeo: rivedere al rialzo gli obiettivi del Piano integrato Energia e Clima, fissare un target di riduzione delle emissioni al 2030 pari o superiore a quello europeo del 40% e una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili significativamente superiore al 32% entro il 2030 oggi prevista a livello europeo, sostenere con forza a livello europeo la proposta di arrivare alla carbon neutrality entro il 2050. La COP26 nel 2020 rappresenta una grande opportunità e un obiettivo possibile: il Governo può contare sulla presenza di istituzioni pubbliche e private che su questo tema, in particolare a Milano e in Lombardia, rappresentano già oggi eccellenze e riferimenti a livello europeo e mondiale”.

“L’Italia non è su un sentiero di Sviluppo Sostenibile: per questo abbiamo chiesto al Governo di attuare la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, rendendo pienamente operativa la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile, e di sostenere l’obiettivo di inserire il principio dello sviluppo sostenibile in Costituzione. Ci ha stupito molto il parere contrario del Governo e della maggioranza su questi punti; ma almeno la discussione è servita a chiarire una volta per tutte qual è la vera posizione di Lega e 5Stelle e, quindi, dell’esecutivo. Anche in questo caso a “comandare” sono le ragioni della Lega, che non dimentichiamolo, non ha votato nemmeno l’Accordo di Parigi”.

“Il Partito Democratico – conclude la Braga -, che ha tra le culture fondative quella ambientalista, deve tornare a rilanciare con forza, in Italia e in Europa, la battaglia per un nuovo modello di sviluppo, per un’economia giusta, fondata sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale e sulla lotta alle disuguaglianze derivanti anche dall’esposizione agli impatti dei cambiamenti climatici. E l’opinione pubblica e i tanti ragazzi che, come Greta Thunberg, ogni venerdì manifestano su strade e piazze a chiederci coraggio e coerenza”.

Qui sotto il mio intervento in Aula.

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AMBIENTE, CLIMA: “Lotta ai cambiamenti climatici e COP26 in Italia richiedono un Paese protagonista in Europa”