(Roma, 8 settembre 2016) “LItalia, assieme agli altri partner dell’Unione Europea, è stata parte attiva per il buon esito dei negoziati sul clima alla 21esima Conferenza ONU delle Parti di Parigi nel dicembre 2015 e ha solennemente firmato con il Presidente Matteo Renzi al Palazzo di Vetro di New York, lo scorso 21 aprile 2016, il testo dell’accordo. Dopo USA e Cina al vertice G20 di Hangzhou, l’Italia non può quindi non cogliere l’occasione di essere tra i primi Paesi a ratificare gli impegni di Parigi concorrendo così a raggiungere l’obiettivo di 55 paesi, – e che rappresentino almeno il 55% delle emissioni globaliper rendere vincolante l’accordo, anche in vista della COP22 in Marocco, prevista dal 7 novembre a Marrakech”. Lo afferma in una nota l’onorevole Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del Partito Democratico – già presente a Parigi ai negoziati – commentando la risposta del Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo allinterrogazione Realacci in Commissione sui tempi di ratifica italiana dell’Accordo di Parigi.

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COP21: “Italia non perda occasione di essere tra i primi a ratificare l’accordo di Parigi”
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