Perché anche per questo tema è importante il al referendum

(Roma, 7 settembre 2016) Nell’ambito della biologia e dell’ecologia, il termine ambiente indica tutto ciò con cui un essere vivente entra in contatto influenzandone – in maniera positiva o negativa – il ciclo vitale. Ecco, se in passato i nostri concittadini, e in primis i decisori politici a tutti i livelli, avessero avuto ben in mente il significato di ambiente forse oggi avremmo meno problemi con cui fare i conti. E tanto il carattere globale di alcune questioni ecologiche quanto la gravità di alcune catastrofi nazionali – penso al grave terremoto del 24 agosto scorso che ha devastato il Centro Italia – ci ricordano che non esiste una “Pianeta B” e che di ambiente, in effetti, non bisogna solo parlare.

E’ questo il senso e l’impegno che anche quest’anno, dopo il successo della Festa nazionale Ambiente 2015 di Botticino in Valverde, ci ha spinto ad organizzare, all’interno della Festa dell’Unità di Torino, una tre giorni sui temi dell’economia circolare, della cura del territorio e della agricoltura di qualità, della lotta allo spreco e delle ecomafie, delle opportunità di buona economia legata alla sostenibilità.

Non ci basta però, pur essendo molto utile, raccontare quanto il Parlamento e il Governo hanno fatto in questi mesi: dall’approvazione del Collegato Ambientale con misure concrete che incidono anche sulla nostra vita quotidiana, alla mobilità sostenibile casa-lavoro o alle ciclovie, dall’approvazione delle legge – attesa da decenni – sugli ecoreati alla legge contro lo spreco alimentare, al lavoro di Italia Sicura per una lotta vera al dissesto idrogeologico.

Davanti alle sfide dei nostri giorni e coerentemente con gli impegni presi dall’Italia sia in sede comunitaria – ilPacchetto UE Clima Energia 2030 – sia in sede ONU, prima fra tutti l’impegno ad una ratifica in tempi rapidi dell’ Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, occorre continuare con convinzione su questa strada. Utilizzando le nostre energie migliori e sapendo che queste sfide possiamo vincerle solo facendo leva sull’unità e sull’impegno di tutti. È quello che in queste settimane sta chiedendo al Paese, alle forze politiche, sociali ed economiche, al mondo delle università e delle professioni, il Presidente Renzi per realizzare Casa Italia, un grande piano di prevenzione dalle calamità e di tutela e valorizzazione del nostro bellissimo territorio.

Ecco perché è importante sostenere con forza le riforme promosse dal nostro Governo: la vittoria del referendum costituzionale d’autunno è una sfida decisiva non solo per il Partito Democratico ma è un’opportunità storica per uno scatto di rinnovamento per l’Italia intera, anche nel campo delle politiche ambientali.

La proposta di legge sul consumo di suolo, così come quella di riforma della Protezione Civile, già approvate in questa legislatura dalla Camera  sono ferme da mesi al Senato. Grazie al lavoro dei nostri senatori sono certa che riusciremo ad arrivare presto fino in fondo, ma resta il fatto che se avessimo avuto un percorso legislativo più semplice, come vuole il referendum costituzionale che cancella il bicameralismo paritario, quelle proposte sarebbero già da mesi leggi dello Stato. E di bloccare il consumo di suolo e di agire sulla rigenerazione urbana l’Italia ne ha gran bisogno! Chi vuole bene all’ambiente e all’Italia non può che votare Sì al prossimo referendum. Anche di questo parleremo a Torino alla nostra Festa Ambiente nei prossimi giorni.

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Di AMBIENTE non si deve solo parlare, il senso della nostra tre-giorni di Torino
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