(L’Unità, 13 maggio 2016) Quella che si è conclusa è stata una bella settimana. Infatti grazie alla forza e alla caparbietà di tutto il Partito Democratico abbiamo rispettato l’impegno preso con i cittadini per fare dell’Italia un paese più giusto, più consapevole, più bello. Alla Camera sono stati approvati due provvedimenti di cui si parlava ormai da decenni ma che nessun Parlamento e nessun Governo erano mai riusciti a realizzare: uno è stato varato in via definitiva, finalmente, e si tratta della legge sulle Unioni Civili; l’altro provvedimento, la legge per il contenimento del consumo di suolo e la valorizzazione delle aree agricole, dopo il sì della Camera è pronto per il suo passaggio conclusivoa al Senato.

PAESAGGIO E AMBIENTE  – Anche questo è un risultato importante per chi vuol bene all’Italia, al suo paesaggio, al suo ambiente. L’obiettivo è quello di azzerare entro il 2050 il consumo di suolo, così come ci invita a fare l’Europa e al tempo stesso dare un forte impulso agli interventi di rigenerazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio esistente, un obiettivo che va perseguito senza paralizzare l’attività di pianificazione dei Comuni e gli interventi già in corso. NOn si poteva non raccogliere il segnale che ci viene dai cittadini, dagli enti locali più avvertiti, dalle associazioni ambientaliste di fronte al grave problema del dissesto idrogeologico, alla necessità di salvaguardare suoli dedicati all’agricoltura sostenibile e di qualità, allo sviluppo di una nuova edilizia che sia vocata alla riqualificazione del costruito con criteri di alta efficienza energetica.

TERRITORIO FRAGILE –  Ancora oggi in Italia si consuma territorio per 7 mq al secondo, l’equivalente di ben 80 campi di calcio nell’arco di una sola giornata. Un dato allarmante per un Paese dal territorio fragile dal punto di vista idrogeologico e ad alto rischio sismico come il nostro. La legge per il contenimento del consumo di suolo introduce il principio fondamentale secondo cui i Comuni nelle loro scelte di pianificazione dovranno fornire un’adeguata motivazione rispetto a nuove scelte di espansione, dando una priorità assoluta alla rigenerazione delle aree giaà urbanizzate, e si dà una delega specifica al Governo, da esercitare entro 9 mesi, per semplificare le procedure per gli interventi di rigenerazione delle aree urbanizzate degradate. Si consente al demolizione e ricostruzione di edifici a bassa classe energetica per sostituirli con edifici più efficienti, si stabilisce un regime di favore sugli oneri di urbanizzazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia.

SETTORE PRIORITARIO –  Una novità positiva è rappresentata dall’introduzione del censimento comunale degli edifici e delle aree dismesse, per creare una banca dati del patrimonio edilizio pubblico e privato inutilizzato, disponibile per il recupero o il riuso. Dare all’Italia nuovi strumenti per la salvaguardia e la valorizzazione del suo fragile terriotrio è un passo fondamentale per accompagnare la riconversione “ecologica” di un settore prioritario per l’economia nazionale quale è quello delle costruzioni. Questa legge è figlia del messaggio potente di EXPO2015 e degli impegni contenuti nella Carte di Milano, ma è anche un segnale disperanza per i tanti Sindaci coraggiori e cittadini vigili che, da Nord a Sud, difendono il territorio dalla speculazione, dall’abusivismo, dalle ecomafie e si battono per difendere il nostro territorio. A loro soprattutto dobbiamo l’impegno di tutto il PD per far diventare presto legge anche questo provvedimento.

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CONSUMO DI SUOLO, “Successo per chi ama l’Italia”
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