(Roma, 23 ottobre 2020) – Oggi, Edson Arantes do Nascimento, per tutti semplicemente Pelè, compie 80 anni. Un mito del pallone, per molti il “Re del calcio”: intelligenza e velocità, precisione nei passaggi, senso del gol, marcatore e rifinitore, quei gesti tecnici da far sgranare gli occhi: il colpo di testa, il dribbling secco, pallone da una parte e giocatore dall’altra. Pelé è l’unico giocatore della storia ad aver vinto tre edizioni del Campionato Mondiale, un record di 1281 gol in 1363 partite riconosciuto dalla FIFA, che lo ha eletto ‘Calciatore e Pallone d’oro del Secolo‘.
Ma la grandezza di uno dei più grandi 10 (forse il Numero 10, in assoluto), numero indossato, così raccontano le ricostruzioni biografiche, quasi casualmente per la prima volta nel Mondiale del 1958 in Svezia, quando il Dieci gli venne assegnato a caso da un impiegato della Fifa, non si è fermata all’ambito calcistico. Perché Pelé non ha mai dimenticato i sobborghi dov’è nato, le sue umili origini.
Nacque, infatti, in Brasile nell’allora villaggio di Tres Coracoes, nel periodo in cui quel territorio fu raggiunto dalla rete elettrica, motivo per il quale venne chiamato Edson, in onore appunto di Thomas Edison, dopo cinque anni vissuti in una piccola casa di mattoni fatti a mano, si trasferì con la famiglia a Bauru, grosso centro urbano nello stato di San Paolo. Qui Pelè iniziò la sua carriera da calciatore al Santos, squadra con cui esordì a soli 15 anni e che lo lanciò nell’Olimpo del calcio mondiale. Un successo calcistico fatto di bravura sfolgorante che non gli impedì, a carriera terminata, di impegnarsi anche in battaglie sociali importanti.
Nel 1992, infatti, Pelé fu nominato ambasciatore delle Nazioni Unite per l’ecologia e l’ambiente e nel 1994 Goodwill Ambassador dall’Unesco. Dal 1995 al 1998 il Presidente del Brasile Cardoso lo volle ministro straordinario dello sport, ruolo che lo vide proporre una legge, nota come “Legge Pelé”, poi approvata, per ridurre la corruzione nel calcio brasiliano. E’ inoltre stato testimonial di numerose campagne per l’educazione dei giovani contro l’uso di sostanze stupefacenti e per lotta contro le discriminazioni razziali e sessuali fuori e dentro il mondo sportivo.
Un fuoriclasse, un genio indiscusso del calcio; ma anche un uomo che ha cercato nuove sfide fuori dal campo.
Oggi festeggiamo i suoi primi 80 anni: auguri, “O Rei”!