(Roma, 7 gennaio 2025) – Sul caso Starlink c’è reticenza su quanto sta avvenendo e sullo stato di interlocuzione tra il Governo italiano e Elon Musk. La premier Meloni non dovrebbe sottrarsi alla richiesta di riferire al Parlamento, come chiesto dal Partito democratico.

Stiamo parlando di dati sensibili che hanno a che fare con la sicurezza del Paese. Affidarli a chi non solo è legato all’amministrazione di un Paese straniero, ma interviene attraverso potenti social nelle vicende politiche interne, mostra una grave superficialità nell’affrontare questioni delicate.

C’è un evidente desiderio di compiacere il potente di turno. Non consentiremo di utilizzare a piacimento tali dati e neanche all’Italia di essere assente sul piano europeo nei progetti di gestione e protezione digitale.

Qui sotto i mie interventi sul tema alla trasmissione ‘Start‘ di ‘SkyTg24


L’atteggiamento di Elon Musk di entrare ripetutamente a gamba tesa nelle politiche interne degli Stati, come avvenuto in Italia, con l’attacco via social alla Magistratura, e in altri Stati europei dovrebbe allertare chi guida oggi il nostro Paese.

C’è invece da parte del Governo Meloni una sottovalutazione, una superficialità, un tentativo di compiacere il potente, gli amici di turno. Su questi temi il Partito Democratico non arretrerà: non permetteremo che l’Italia svenda la propria sicurezza nazionale o rimanga assente nel dibattito europeo su questioni fondamentali come la protezione dei dati sensibili e strategici, la sovranità digitale.

Chiediamo ci sia trasparenza e certezza di quello che sta accadendo con Starline, l’azienda dei satelliti di Musk con la quale il Governo Meloni sta trattando. Il Paese, i cittadini, il Parlamento hanno il diritto e la necessità di essere informati su cosa sta succedendo.

Elon Musk è una figura che concentra in sé uno strapotere economico e finanziario, che unito al controllo dei social network, gli permette di intervenire pesantemente anche nelle competizioni democratiche. La Commissione Europea ha lanciato segnali di allarme, ma chi guida la democrazia italiana sembra ignorarli. Chi rappresenta il principale partito della democrazia italiana forse dovrebbe dimostrare un po’ più di attenzione e saper distinguere tra una normale dialettica politica e l’ingerenza di un personaggio come Musk all’interno delle nostre democrazie liberali.

Aver elevato Musk a icona del sovranismo internazionale del settore privato con la sua influenza e controllo su infrastrutture chiave, non può consentirgli di avere campo libero in ognidove.

Come PD ci batteremo per tutelare le istituzioni democratiche, rifiutando l’idea che chi ha uno strapotere economico possa permettersi di fare qualunque cosa, contrastando un modello per cui il potere economico prevalga in tutte e per tutto sulla democrazia. Questa è la vera differenza tra noi e la destra che governa oggi il nostro Paese: noi difendiamo i principi democratici, loro sembrerebbero disposti a sacrificarli per convenienza.

 

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STARLINK: “Da Governo evidente desiderio di compiacere il potente di turno”
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