(Roma, 17 settembre 2024) – Nel 2019 Giorgia Meloni e il suo partio, Fratelli d’Italia, organizzavano una manifestazione di protesta fuori dalla Camera dei Deputati quando l’allora Governo Conte nominò Paolo Gentiloni Commissario europeo.

Oggi la stessa Meloni si ricorda dell’importanza del ruolo dell’Italia in Europa, ruolo che ha visto sempre gli eurodeputati socialisti lavorare affinché al nostro Paese venisse riconosciuto il merito dovuto a prescindere dal comportamento, tutt’altro che lineare, tenuto dai partiti di destra, componenti dell’attuale maggioranza di Governo.

Qualche mese fa, a luglio, i parlamentari europei di Fratelli d’Italia votarono addirittura contro la Presidente Von der Leyen, dichiarando, tra l’altro, il loro no ex post, quindi a votazione avvenuta, e che la stessa Presidente Meloni decise di astenersi durante la votazione del Consiglio Europeo di fine giugno. Ora, però, la stessa Meloni voterà a favore della Commissione europea anche se all’interno della sua maggioranza ha una forza politica come la Lega che non si sa se voterà a favore o meno.

Da parte della Presidente Meloni si sono ascoltate ragioni per valutare positivamente la recente nomina di Fitto a vicepresidente della Commissione europea. Noi come socialisti europei ascolteremo con grande attenzione quello che avrà da dire. Crediamo, infatti, che la sua nomina debba essere supportata da parole inequivocabili che archivino una volta per sempre la retorica sovranista e antieuropeista che troppe volte abbiamo sentito esprimere da questo Governo e da alcune forze della sua maggioranza.

I Socialisti europei italiani voteranno Fitto – vicepresidente esecutivo della Commissione europea?“, mi ha domandato ieri Bruno Vespa.

Intanto i socialisti europei italiani ascolteranno Fitto, cercando di capire qual è la sua idea di Europa nel nuovo ruolo che assumerà in Commissione e sulle competenze limitate ai fondi di Coesione e alle Riforme. Sarebbe importante oltre che confrontarsi, capire cosa pensa il rappresentante dell’Italia in Commissione rispetto all’implementazione delle politiche europee sottolineate nel rapporto europeo elaborato da Mario Draghi. La destra italiana in Europa votò contro il Next Generation Ue; oggi ha cambiato idea? Questo è un elemento di valutazione per i socialisti italiani come lo è comprendere se si andrà avanti o meno verso la condivisione della responsabilità del debito comune in modo da ottenere gli investimenti che servono al nostro Paese.

Su questi temi si misurerà il giudizio dei Socialisti europei italiani, non sulle dinamiche interne o sul tasso di italianità di Fitto. Su questo insieme ad una valutazione complessiva dell’assetto della Commissione europea si concentrerà il voto dell’Europalamento.

Qui per rivedere il mio intervento a ‘Porta a Porta

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Fitto, Commissione Ue: “I socialisti europei italiani valuteranno nel merito le idee di Fitto”
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