(Roma, 21 marzo 2023) – L’Italia si conferma, ormai da più di vent’anni, al primo posto tra i Paesi Ue per la quantità, in valore assoluto, di acqua dolce prelevata per uso potabile da corpi idrici superficiali o sotterranei: nel 2020 sono stati erogati ogni giorno 215 litri di acqua potabile per abitante.
Ma con una dispersione ancora troppo alta: nel 2020 il volume delle perdite idriche totali nella fase di distribuzione dell’acqua è pari a 3,4 miliardi di metri cubi, il 42,2%.
E con un razionamento che non interessa solo il Centro-Sud ma che arriva anche al Nord: nel 2021 sono state adottate misure di razionamento dell’acqua in 15 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (erano 11 nel 2020), 2 anche nel Centro-Nord.
Ancora fortemente frammentata la gestione del servizio idrico in alcune aree del Paese: nel 2020 operano in Italia 2.391 gestori di servizi idrici, 161 in meno rispetto al 2018.
È questa la fotografia scattata dall’Istat nel suo report sull’acqua, pubblicato alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’Onu nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo. Nel suo rapporto, l’Istat propone le statistiche sulle acque con riferimento ai diversi aspetti legati al territorio e alla popolazione.
Qui per scaricare il report.