(Roma, 6 marzo 2025) – Con il voto favorevole della maggioranza al ddl Spazio, ieri alla Camera, la destra ha consegnato la sicurezza nazionale nelle mani di Musk e Trump, altro che sovranismo e patrioti!.
Il provvedimento definisce un quadro normativo nazionale sulle azioni e i soggetti che operano nella complessa dimensione delle attività spaziali, sulle connessioni satellitari, introducendo un regime autorizzativo che richiede agli operatori di ottenere permessi specifici per condurre operazioni nello spazio.
Il Partito democratico ha votato contro.

La materia è diventata particolarmente delicata perché è cambiato, e sta cambiando profondamente, il contesto a livello globale. Da un lato, le autorità governative operano, sempre più di frequente, attraverso forme di collaborazione con attori privati; dall’altro, i privati investono con l’obiettivo finale di condurre attività spaziali, indipendentemente dai governi.
Il Pd ha condiviso l’urgenza e la necessità di colmare il vuoto normativo nazionale in materia di attività spaziali, anche tenendo conto che, su scala europea, sono state già varate 11 legislazioni nazionali in materia. Per questo abbiamo presentato un emendamento che metteva al centro la crescita delle industrie italiane ed europee già impegnate nel settore strategico delle attività spaziali. Proponevamo anche di comprare la tecnologia necessaria in Europa o, se impossibile, dai Paesi Nato, oltre a rafforzare la cooperazione internazionale.
Il nostro emendamento però è stato clamorosamente bocciato senza peraltro alcuna motivazione, perché le destre in Italia hanno preferito fare un favore al multimilionario Musk, esponente di spicco del Governo Turmp, e guarda caso proprietario dell’azienda spaziale Starlink, impegnata nell’attività di comunicazione spaziale.
È bastato un post risentito sul social X di Andrea Stroppa, emissario in Italia di Elon Musk, per rimettere in riga Giorgia Meloni, il Governo italiano e le destre. Alla Camera, durante il corso dell’approvazione del ddl Spazio, tutti muti, anche quando come opposizioni abbiamo protestato. Zittiti dalle prepotenza dei tecnocrati.
L’amicizia di Meloni con Musk non fa bene all’Italia: non è una questione ideologica, ma di sicurezza nazionale, di interessi e di posti di lavoro. il gruppo di Fratelli d’Italia si è piegato a Musk e a Stroppa. Così hanno deciso di penalizzare la tecnologia europea e italiana. C’erano una volta i sovranisti e i patrioti!
Con l’approvazione alla Camera del ddl Spazio, è ormai chiaro e sconcertante che questo Governo è sotto ricatto dell’uomo più ricco del mondo.
Questo è un regalo di Giorgia Meloni a Musk, pagato con i soldi e con la sicurezza degli italiani. Un’altra vergogna di questo Governo.