
(Roma, 12 dicembre 2024) – Oggi ho presentato, insieme alla collega in Commissione Giustizia, Michela Di Biase, un’interrogazione per far sì che il ministro Nordio intervenga sulle condizioni di grave crisi che sta vivendo da mesi la Casa Circondariale di Como.
Il Bassone è, infatti, al limite del collasso: con un tasso di sovraffollamento che ha toccato il 200 per cento, il che significa che la popolazione carceraria è il doppio rispetto a quella che la struttura è in grado di contenere, il carcere di Como è il quarto istituto penale più affollato d’Italia.
Se ha ciò si aggiungono il primo caso di suicidio avvenuto all’aprile di quest’anno e i tentati suicidi evitati solo grazie al rapido intervento degli agenti, la carenza ormai cronica dello stesso personale penitenziario da anni sotto organico, costretto a turni massacranti e a gestire i sempre più frequenti momenti di tensione tra i detenuti; se si considera l’alta presenza di carcerati con problemi o disturbi psichiatrici provenienti anche dalle altre province per la presenza, qui a Como, di servizi sanitari garantiti 24 ore su 24, si comprenderà bene come la situazione del carcere comasco stia diventando ogni giorno più esplosiva.
E’ doveroso che il ministro della Giustizia Nordio si faccia carico con urgenza delle problematicità presenti soprattutto nelle carceri più affollate del nostro Paese dove non vengono garantire le minime condizioni di vita dignitose per i detenuti e dove gli agenti e il personale penitenziario non sono messi nelle condizioni basilari per svolgere il proprio importante lavoro.