(Roma, 3 aprile 2024) – In piazza, con le lavoratrici e i lavoratori AGI, per dire no alla svendita della seconda agenzia di stampa italiana. Non è ammissibile che l’Eni, una partecipata dello Stato venda la seconda agenzia di stampa del Paese, appunto l’AGI al gruppo dell’editore e deputato leghista Antonio Angelucci, imprenditore della sanità privata, che già controlla Libero, Il Tempo, il Corriere di Viterbo e di Rieti e, dal luglio 2023, il Giornale.

Su questo il Governo non può continuare a nascondersi dietro il paravento delle logiche di mercato. Non basta quindi la solidarietà, che pure esprimiamo: a difesa della professionalità dei redattori, dei lavoratori e lavoratrici dell’Agenzia Italia servono fatti, azioni, chiarimenti. Continua invece a esserci una cappa di opacità e incertezza sul presente e soprattutto sul futuro della seconda agenzia di informazione italiana e continuano a rincorrersi voci su un tema sul quale deve essere prioritario avere invece totale trasparenza. È ciò che torniamo a chiedere con forza.

La destra ancora una volta dimostra di non conoscere cosa siano la libertà d’informazione e il pluralismo e conferma il totale disinteresse per il conflitto d’interessi. Per la libertà di stampa, per la difesa del lavoro, per la democrazia, sempre!

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AGI, SVENDITA: “In piazza, al finaco dei giornalisti AGI”
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