(Roma, 28 febbraio 2024) – Siamo di fronte a uno stillicidio continuo di morti sul lavoro. Come Partito democratico abbiamo deciso di promuovere quest’oggi alla Camera una conferenza stampa proprio sul tema della sicurezza sul lavoro.

All’indomani tragedia di Firenze avevamo chiesto alla ministra del Lavoro Calderone di venire a discutere in Parlamento, sono passate due settimane e non abbiamo avuto nessuna risposta. Abbiamo ribadito più volte, a partire dalla nostra segretaria Schlein, di essere disponibili a lavorare con il Governo e la maggioranza sulla sicurezza sul lavoro, ma anche qui non abbiamo ricevuto risposta alcuna, né da Meloni, né dalla maggioranza.

Il Partito democratico è pronto a collaborare, chiediamo si apra un confronto vero dal quale giunga un provvedimento organico ad hoc che affronti alcuni punti fondamentali del tema della sicurezza, a partire dalla cancellazione della norma sui subappalti a cascata, l’estensione delle tutele dei subappalti pubblici a quelli privati, e che garantisca veramente la tutela dei lavoratori con percorsi seri di formazione e di prevenzione. Il fatto che le ultime misure sul lavoro siano state infilate dal Governo nel decreto Pnrr, ovvero l’ennesimo provvedimento omnibus sul quale è mancato un confronto preventivo in Parlamento e anche con le parti sociali, è già un messaggio politico molto chiaro da parte dell’Esecutivo.

Un tema come la sicurezza sul lavoro non può non avere la dignità di un disegno di legge dedicato. Non servono misure spot; questa materia ha bisogno di risposte sistemiche e non di misure bandierina o parziali come quelle che sta proponendo il Governo.

Qui per rivedere la conferenza stampa nella quale sono intervenuti: la vicepresidente del Pd e presidente della commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, Chiara Gribaudo, la responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra, il capogruppo dem in commissione Lavoro, Arturo Scotto, la capogruppo Pd in commissione Cultura, Irene Manzi.

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SICUREZZA SUL LAVORO: “Governo apra un confronto vero. Serve una legge ad hoc, non misure spot “