(Roma, 19 ottobre 2023) – Si allarga la disuguaglianza tra ricchi e poveri. E in un’economia che cambia sono questi ultimi, i più fragili a pagare un prezzo doppio: quello di uno sviluppo sostenibile troppo lento e di una transizione non governata. Una fotografia preoccupante fatta oggi da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile con il suo 8° rapporto, uno strumento prezioso per valutare l’avanzamento dell’Italia e dell’Unione europea verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.
L’Italia arranca su troppi fronti e con lei quasi 2 milioni di famiglie con 1,4 milioni di figli minori che vivono in condizioni di povertà assoluta e altre potrebbero aggiungersi se non si inverte un modello di sviluppo e di crescita. Serve un impegno esplicito di tutta la società – come ha ricordato anche il presidente di Asvis Enrico Giovannini – dal mondo delle imprese e alle forze politiche per trasformare il nostro Paese all’insegna della sostenibilità.
Non ricette magiche, ma progetti utili sul piano delle infrastrutture e della messa in sicurezza del territorio fino alla realizzazione del Piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici che rimane uno degli obiettivi più urgenti per garantire misure e azioni per adattarci alle condizioni imposte dalle trasformazioni ambientali.
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