(Roma, 20 settembre 2023) – Nella provincia di Como stanno sempre più emergendo casi di studenti che, pur nel rispetto dei tempi, si vedono respingere le domande di iscrizione presso gli istituti pubblici superiori prescelti. All’incertezza di poter esser accolti nelle scuole selezionate, si registrano anche situazioni ormai frequenti di alunni ai quali viene negato il trasferimento da una scuola pubblica all’altra della stessa provincia o addirittura da un indirizzo di studio all’altro del medesimo istituto, sia nel caso in cui la richiesta di passaggio avvenga nei primi mesi dell’anno scolastico, quando ancora è possibile rimediare allo sbaglio di orientamento fatto dai ragazzi, sia al termine della scuola, a seguito di una bocciatura.

Foto: QuiComo

Da parte loro i dirigenti scolastici delle maggiori scuole superiori comasche motivano l’impossibilità di accettare nuove iscrizioni, trasferimenti e reinserimenti di ripetenti esterni evidenziando gli effettivi limiti strutturali dettati dalla capienza delle classi, con il numero massimo di trenta alunni già raggiunto prima dell’inizio dell’anno, e dalla cronica mancanza di spazi.

Una situazione da ‘coperta troppo corta’ che merita di essere affrontata e risolta al più presto. Il rischio è di segnare fortemente il percorso formativo ed educativo di questi ragazzi che di fatto si vedono respinti da un sistema scolastico pubblico ingessato che invece dovrebbe accoglierli ed educarli. Studenti che quindi sono costretti a trovare soluzioni di ripiego, molto spesso decisamente penalizzanti, come frequentare percorsi scolastici meno affini alle loro attitudini, iscriversi a istituti privati locali con rette costose, non sostenibili da tutte le famiglie, ripiegare su altri istituti pubblici fuori provincia con annessi problemi logistici. Nei casi pi più gravi si fa avanti anche l’ipotesi dell’abbandono degli studi andando così ad aggravare il fenomeno della dispersione scolastica che in provincia di Como raggiunge già livelli elevati.  

Per questo, insieme alla collega Irene Manzi, responsabile nazionale Scuola del PD, abbiamo presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara per chiedere di intervenire sulla provincia di Como affinché, nel pieno rispetto del diritto allo studio sancito in Costituzione, venga garantita la massima accoglienza alle richieste di iscrizione, di trasferimento e di reinserimento esterno dei ragazzi da un istituto pubblico all’altro della provincia, evitando così che si verifichino situazioni penalizzanti e discriminatorie a carico degli studenti e delle loro famiglie.

Qui il testo dell’interrogazione presentata.

Qui invece l’articolo su “la Repubblica” con l’intervista di un genitore interessato dalla vicenda.

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SCUOLA COMO: “Nel comasco troppe situazioni penalizzanti per gli studenti”
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