(Roma, 12 luglio 2023) – La social card proposta dal Governo è un tentativo goffo di mascherare la mancanza di risposte all’aumento del costo della vita. Il Governo dopo aver cancellato, anzichè modificare, il reddito di cittadinanza, l’unico strumento di protezione dalla povertà, sta dando con la carta ‘Dedicata a te‘ una risposta inadeguata alle richieste di famiglie e persone in povertà economica. Una somma di 382,50 euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, pari a circa 30 euro al mese, meno di un euro al giorno, per una sola volta, è del tutto insufficiente e distorsiva lì dove esclude le categorie sociali deboli e senza rete come, ad esempio, le persone sole.

I beneficiari della misura sono infatti individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari composti da almeno tre persone, con Isee non superiore ai 15.000 euro. Dal contributo una tantum di 382,50 euro restano escluse alcune categorie. Niente social card per i single senza figli o con un figlio, né per le coppie che non hanno figli ma anche molti anziani soli.

Non servono misure di questo tipo ma un piano strutturale contro la povertà e il caro vita.

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SOCIAL CARD: “Inadeguata e distorsiva, esclude i poveri e le categorie sociali più deboli”
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