(Roma, 21 giugno 2023) – Le prossime elezioni europee saranno decisive. Al di là dei rapporti tra i singoli Stati che storicamente hanno delle relazioni e anche anche degli interessi comuni da difendere in Europa, la vera questione sarà quella di capire se la prossima partita europea segnerà quell’avanzamento, secondo noi del Partito Democratico necessario, per dare delle risposte di protezione, delle prospettive di crescita e di sviluppo sostenibile, di opportunità ai cittadini e soprattutto ai nostri giovani oppure un arretramento, una chiusura rispetto al processo di integrazione europeo.
Dentro questa logica c’è anche il tema di come si costruisce un campo, una proposta alternativa interna alla destra nel nostro Paese. Il PD è molto consapevole del suo ruolo centrale all’opposizione. C’è da ricostruire un clima di fiducia prioritariamente nel Paese. Occorre costruire e ricercare alleanze con le opposizioni, sapendo che questo è un processo che non si crea a tavolino. Ci sono dei terreni sui quali è più facile farlo, dei temi sui quali è più semplice convergere come sulla battaglia per il salario minimo, sulla necessità di tornare a investire in sanità pubblica, sulla scuola, sulla grande sfida della transizione ecologica.
Qui sotto per rivedere l’intervento di questa mattina alla trasmissione Agorà su Rai 3.