(Roma, 09 maggio 2023) – Nel corso dell’incontro sulle riforme con il Governo sulle riforme costituzionali abbiamo rappresentato le proposte del Partito Democratico alla Presidente del Consiglio, disponibili al dialogo e al confronto purché sia un confronto vero e senza soluzioni precostituite.

Non si può discutere di riforme se su altri terreni come l’autonomia differenziata, che spacca il Paese e crea enormi problemi, il Governo pensa di poter andare avanti come un treno e con forzature che escludono il Parlamento e il rapporto con le Regioni.

L’elezione diretta del Premier o del Presidente della Repubblica ci vede nettamente contrari, perchè crediamo che sia sbagliato cambiare la forma di governo parlamentare. Non siamo disponibili a farlo e a indebolire pesi e contrappesi fondamentali, né a ridimensionare le prerogative del Presidente della Repubblica, che è un fondamentale elemento di garanzia, tenuta e coesione nazionale, per sostituirlo con un modello di uomo o donna sola al comando.

Si può migliorare l’efficienza del sistema politico, puntando a più stabilità e maggiore rappresentanza, senza cambiare la forma di governo e con altri interventi che siamo disponibili a sostenere: una nuova legge elettorale che avvicini il rapporto tra eletti ed elettori, la sfiducia costruttiva, una riduzione del ricorso ai decreti legge, un rafforzamento dello strumento dei referendum, l’attuazione dell’articolo 49 sui partiti politici e una legge sul conflitto di interessi. Migliorando il funzionamento del Parlamento, non mortificandolo.

Pronti a proseguire il confronto, purché sia un confronto vero e dal perimetro chiaro. Convinti che le priorità e le urgenze di cui dovrebbe occuparsi il Governo sono altre: lavoro, sanità, scuola, casa, emergenza climatica, attuazione del Pnrr. E che su questi temi non ci sono alibi per il Governo: non sarà certo l’elezione diretta del premier a dare le risposte che i cittadini si aspettano.

Share Button
RIFORME, INCONTRO GOVERNO OPPOSIZIONI