(Roma 25 gennaio 2023) – Oggi con una ventina di parlamentari di tutti i gruppi che stanno patrocinando i condannati a morte in Iran abbiamo incontrato alla Camera l’ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia, Mohamed Reza Sabouri. Da settimane chiediamo con lettere a lui e al governo di Teheran di avere notizie sulle decine di cittadine e cittadini arrestati, in attesa di giudizio o già condannati durante le manifestazioni di protesta.

Io sto seguendo Soheil Khoshdel ragazzo di 17 anni in carcere da mesi per aver espresso liberamente il suo pensiero. Preoccupati dalle notizie che arrivano dall’Iran abbiamo chiesto la presenza degli ambasciatori dei Paesi occidentali durante i processi alle persone fermate. Ma soprattutto un impegno serio e senza esitazioni per la grazia per i condannati a morte.

Purtroppo le risposte dell’ambasciatore sono state piuttosto evasive, se non del tutto eluse. Ha preso comunque l’impegno a verificare le condizioni dei detenuti segnalati e su questo non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare la nostra campagna.

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IRAN, AMBASCIATORE ALLA CAMERA: “Risposte evasive sulla repressione”
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