(Roma, 26 luglio 2022) – Como, Impruneta e Marano di Valpolicella conquistano la prima edizione del titolo di ‘Comune Risparmia suolo’ del 2022. Sicuramente una buona notizia per la nostra città, capoluogo di provincia. L’immobilismo di Como, governata in questi cinque anni dal centrodestra, almeno non ha fatto danni in termini di suolo consumato.
Il riconoscimento alla nostra città sulla base dei dati analizzati da Ispra è frutto delle scelte compiute dall’Amministrazione di Lucini che ha approvato durante il suo mandato un Piano di Governo del Territorio a consumo di suolo zero, invertendo una tendenza che invece continua a riguardare in maniera preoccupante la Lombardia. Il neo sindaco Rapinese purtroppo questa mattina non è intervenuto all presentazione del Rapporto sul Consumo di suolo in Italia 2022 dell’Ispra per commentare il riconoscimento attribuito alla nostra città. L’auspicio è che la nuova Amministrazione comunale prosegua comunque in questa direzione, puntando su politiche di rigenerazione urbana e azioni che salvaguardino il territorio anziché consumarlo.
Il buon risultato di Como non deve però farci dimenticare che i dati, a livello regionale e nazionale, presentati prlanciano un allarme fortissimo. Il Rapporto infatti ci restituisce un quadro in cui il consumo di suolo nel 2021 non solo non rallenta ma riprende a correre con maggiore forza, superando la soglia dei 2 mq al secondo, sfiorando i 70 kmq di nuove coperture artificiali in un anno.
Il peggioramento della situazione si concentra maggiormente in alcune aree del Pese, rimanendo elevato soprattutto nelle regioni del nord, in particolare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Nella nostra Regione si riscontrano i valori percentuali più elevati di consumo di suolo con il 12,12% e un incremento netto di circa 883 ettari in più.
Una condizione non più tollerabile per il nostro Paese. Come Partito Democratico abbiamo lavorato anche in questa legislatura per una legge a livello nazionale sul consumo di suolo che purtroppo, ancora una volta, non è stata approvata dalle Camere, a causa delle resistenze fortissime della destra. Del resto cosa aspettarsi da chi come la Lega e FdI vuole buttare a mare ogni impegno sull’ambiente? Un brutto fallimento sicuramente, dal quale però occorre ripartire facendo leva anche sulla iniziativa positiva a livello europeo di una Direttiva sul suolo. Per il PD questo è un obiettivo prioritario da perseguire nella prossima Legislatura.
Qui il link dal quale scaricare il ‘Rapporto Consumo di Suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici 2022‘.