(Roma, 6 luglio 2022) – 2 dei 4 punti campionati sulla sponda comasca del Lario sono risultati “fortemente inquinati”: la foce del torrente Cosia a Como, presso i Giardini a Lago, che anche nei due anni precedenti presentava il medesimo livello di criticità, e la foce del torrente Albano a Dongo, che nel biennio scorso era invece risultato in regola. Entro i limiti di legge sono risultati gli altri due punti campionati presso la foce del torrente Telo ad Argegno e quella del torrente Breggia a Cernobbio.
Questi i risultati dell’indagine eseguita da un team di tecnici e volontari di Legambiente sul lago di Como, nell’ambito della consueta campagna Goletta dei Laghi 2022, che da 16 anni monitora la salute delle acque dei laghi italiani, denunciandone le criticità e promuovendo gli esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.
Il monitoraggio di Legambiente ha fatto anche il punto sulla situazione della siccità del nostro lago. “Il Lario attualmente è al minimo storico del periodo per quanto riguarda il livello dell’acqua e conserva solo il 5% della sua capacità di invaso. Gli invasi montani stanno trattenendo quasi 200 milioni di metri cubi di acqua, mentre il Lario stesso dispone appena di 13 milioni di mc di acqua nel suo invaso regolato.”
Incoraggiante e positivo, invece, la presentazione di “Lake Como Green”, un progetto nato in risposta al bando di Fondazione Cariplo “Effetto ECO”, cofinanziato dalla Camera di Commercio di Como e Lecco, che vede la partecipazione di Legambiente Lombardia, Mondovisione Società Cooperativa Onlus e del Centro di didattica ambientale Proteus. Un progetto che vuole promuovere modelli di transizione ecologica in ambito turistico, culturale e sociale in atlri contesti attraverso strategie di coinvolgimento delle realtà locali che vivono in un contesto caratterizzato da un forte impatto antropico.
