(Roma, 24 giugno 2022) – Come Partito Democratico abbiamo sollevato in Parlamento il rischio di una crisi idrica già diversi mesi fa; bene ora l’impegno del Governo ad affrontare con la massima urgenza l’emergenza siccità.
Ci sono cause che si sommano e generano una situazione così critica: le scarse riserve di neve dell’inverno, le piogge che nel bacino padano mancano da quasi sei mesi, le temperature elevate e costantemente sopra la media di queste settimane.
E’ fondamentale affrontare con una forte regia del Governo, il coinvolgimento della Protezione civile e delle Regioni, i passaggi che porteranno alla dichiarazione dello stato di emergenza. E supportare con misure adeguate il settore agricolo, già in forte difficoltà e che rischia di subire perdite elevatissime se non tornerà a piovere nei prossimi giorni.
In prospettiva però dobbiamo agire per rendere più razionale l’utilizzo dell’acqua, accelerando gli investimenti per trattenerla quando ce n’è troppa. Per questo servono infrastrutture di accumulo idrico e di recupero delle acque piovane, per evitare di sprecare acqua potabile per usi secondari. Ci sono 880 milioni di euro nel PNRR per un piano irriguo di invasi e altre infrastrutture rivolte soprattutto alle imprese agricole: occorre rendere più semplici e rapidi gli interventi per la loro realizzazione capillare sui territori.
E poi agire per combattere gli sprechi inaccettabili che ancora sono presenti nei nostri sistemi di distribuzione idrica; potenziare la rete dei depuratori; serve uno sforzo straordinario delle istituzioni, delle imprese che gestiscono i servizi ma anche dei cittadini che con i loro comportamenti possono fare molto.
Quello che stiamo vedendo in questi giorni, le immagini impressionanti del Po e di altri fiumi in secca, di territori resi quasi irriconoscibili dalla siccità, deve essere un monito a non rallentare in nessun modo il nostro impegno per contrastare il cambiamento climatico. Ne va della qualità del nostro ambiente, ma anche della sicurezza e della tenuta economica del nostro Paese.