(Como, 04 giugno 2022) – Amministrare bene significa prendersi cura del territorio, prevenire il dissesto idrogeologico, programmare la manutenzione costante delle rogge e dei corsi d’acqua. L’abbiamo visto sul lago di Como e nei quartieri come Ponte Chiasso l’estate scorsa: rincorrere gli eventi meteorici sempre più estremi non può e non deve essere l’unica risposta di un amministrazione responsabile e consapevole.
Non possiamo dimenticarci i fiumi d’acqua nelle vie di Ponte Chiasso, l’estate scorsa. Non dimentichiamo e agiamo. Il Comune di Como, sotto l’amministrazione Minghetti, pretenderà il costante intervento di Regione Lombardia per la pulizia dei torrenti come il Cosia e il Breggia, e assicurerà la costante pulizia dei tombini che non permettono il deflusso d’acqua e di interventi strutturali per sostituzione dei tubi vecchi incapaci di contenere i flussi straordinari degli ultimi anni.
Come altri 8 milioni di italiani, anche i comaschi vivono in un’area a rischio idrogeologico. Questo ci impone una cura costante del nostro territorio. Oggi il Governo centrale ha stanziato risorse ingenti per fronteggiare gli effetti dell’alluvione della scorsa estate per il territorio di Como. L’amministrazione di un capoluogo ha però responsabilità chiare nei confronti dei cittadini: fare un’opera programmata di rinnovamento delle reti pensate per una fase climatica totalmente diversa, impiegare i territori in modo responsabile soprattutto nell’ottica di fenomeni atmosferici sempre più estremi, avviare un piano di adattamento urbano al clima che cambia. E poi è fondamentale la comunicazione ai cittadini che vanno invitati a prendersi cura in maniera responsabile del territorio, insieme alle istituzioni.
Proprio nell’ottica di adattare lo sviluppo urbano al cambiamento climatico, la nostra coalizione ha previsto un piano del verde che estenda la superficie arborea cittadina per contrastare l’innalzamento delle temperature. Vogliamo anche prenderci cura dei boschi che circondano la città, anche con un censimento dei proprietari per incoraggiare la cura e la manutenzione. Infine la casa del quartiere, l’assessore ai quartieri e il consigliere di riferimento che vogliamo istituire saranno fondamentali per le segnalazioni al Comune che poi interverrà con una squadra di pronto intervento di stradini per la pulizia dei quartieri. L’imperativo categorico è impiegare risorse ed energie per prendersi cura dei quartieri come Ponte Chiasso. Per troppo tempo alcuni angoli della città sono stati totalmente abbandonati a loro stessi. È tempo di cambiare.
Chiara Braga – Barbara Minghetti – Patrizia Lissi – Matteo Introzzi