(Roma, 25 maggio 2022) – “Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.“
Una vita, e anche oltre.
Enrico Berlinguer, 25 maggio 1922 – 25 maggio 2022
Testo dell’intervento di Enrico Letta durante la commemorazione alla Camera dei Deputati di Enrico Berlinguer – 25 maggio 2022
“In quell’anno 1922, anno cruciale per la storia d’Italia, nacque a Sassari Enrico Berlinguer. Leader politico carismatico, che ha lasciato tracce profondissime nella storia del nostro Paese sia in vita, sia dopo la sua morte sul campo. Quella morte sul campo che tutta Italia ricorda, qui funerali con milioni di italiani.
Enrico Berlinguer ha fatto la storia d’Italia, l’ha fatta nei decenni più duri e controversi.
La sua nascita, il 25 maggio 1922, il suo partecipare alla storia nel nostro Paese in quei decenni così complessi, duri, che hanno profondamente cambiato l’Italia. Abbiamo voluto, e la ringrazio signor Presidente, questo momento di ricordo nel tempio della nostra democrazia.
L’abbiamo voluto perchè noi crediamo che la democrazia debba avere il sacro rispetto per la memoria di quelle personalità storiche che, pur essendo di parte come Enrico Berlinguer è stato, appartengono a tutta l’Italia. Appartengono a ognuno di noi, appartengono alla storia collettiva del nostro Paese. A maggior ragione una personalità come quella di Enrico Berlinguer che ha sempre evocato il rispetto e la deferenza da parte di tutti, qualunque fosse il credo politico.
Ma mi faccia dire, signor Presidente, che sento questo dovere anche come Segretario del Partito Democratico, sento questo dovere come un momento di confronto – lo svolgeremo anche oggi pomeriggio in un incontro nella Sala Berlinguer qui alla Camera dei Deputati – di confronto con l’eredità politica di quel Partito Comunista Italiano che Berlinguer e la sua generazione – mi faccia qui ricordare l’ex Presidente della Repubblica Napolitano che in questi giorni ha vissuto problemi di salute importanti – quella generazione costruì appunto quella storia politica che ha lasciato un segno così forte e indelebile nella storia del nostro Paese che noi consideriamo, noi, la nostra comunità dei democratici e delle democratiche, una parte fondamentale dell’eredità che vogliamo portare avanti.
Il nostro partito oggi vuole seminare in tempi nuovi quei valori che sono stati il meglio della prima repubblica, perché noi non rinneghiamo la storia del nostro Paese, non siamo nati contro la storia del nostro Paese, la storia politica del nostro Paese, una grande storia politica in cui la figura di Enrico Berlinguer è una delle migliori espressioni e uno dei migliori esempi.
Noi rendiamo omaggio oggi al grande italiano che fu Enrico Berlinguer, innanzitutto grande italiano, rendiamo omaggio all’uomo di stato che sempre ha anteposto la necessità di seguire le esigenze prioritarie e principali della nazione e dello stato rispetto a quelle della parte. L’uomo di stato, lo ricordiamo tutti, protagonista angosciato della drammatica vicenda del rapimento e dell’assassinio di Aldo Moro.
Lo ricordiamo sempre dalla parte dello stato e dalla parte dell’esigenza principale, che era quella di difendere le istituzioni democratiche. Rendiamo omaggio all’uomo politico, l’uomo politico attento alla società e alla cultura, attento alle donne e a i giovani, attento alla formazione dei nuovi quadri dirigenti del Paese.
Rendiamo omaggio all’uomo, al suo carisma, al suo pensiero, alla sua sobrietà, alla dedizione totale alla cosa pubblica. Rendiamo omaggio ad un’idea di politica basata sul noi e non sull’io.
Ho voluto, a nome della comunità degli uomini e delle donne del Partito Democratico, avvicinarmi con attenzione, rispetto e delicatezza ad una figura che è troppo rilevante nella storia del nostro Paese per racchiuderla in questi pochi momenti. Ma ho voluto farlo per un motivo molto semplice, che questo momento serva a noi, a quest’aula, a noi che rappresentiamo le italiane e gli italiani, a farci riflettere su come intendiamo e interpretiamo il servizio alle istituzioni. E a trarre insegnamento dal pensiero, dalle opere, dal comportamento di una persona che ha sempre interpretato la politica come riscatto sociale, una grande persona che ha onorato la storia del nostro Paese e la nostra democrazia. Grazie.“