(Roma, 5 aprile 2022) – L’impatto della guerra in Ucraina sta avendo ricadute pesanti sulla situazione economica e sociale del Paese, a partire dal costo dell’energia.

È fondamentale rafforzare le misure a protezione delle fasce sociali più deboli e a sostegno dei settori economici e delle piccole medie imprese più colpite.

Ma è necessario anche accelerare nella costruzione di una politica europea sull’energia proponendo, come sta facendo il Governo, un tetto al prezzo del gas e il disaccoppiamento della formazione del prezzo dell’energia prodotta da gas e rinnovabili.

Indipendenza e sicurezza energetica passano soprattutto da una forte accelerazione nelle rinnovabili e da uno scatto in avanti su efficienza e politiche efficaci di risparmio energetico, per ridurre la nostra dipendenza da fonti fossili, a partire dal gas russo, e per concorrere agli obiettivi climatici che restano prioritari, come dimostrato anche dai dati del Rapporto IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, pubblicato oggi.

Una politica energetica comune è importante anche per rafforzare i meccanismi di solidarietà tra i paesi, per accompagnare la transizione energetica e ambientale con maggiore equità.

Qui per approfondire i contenuti del Rapporto IPCC.

Share Button
ENERGIA: “Prioritario aiuto a fasce deboli e imprese”
Tag: