(Roma, 16 marzo 2022) – Qualche giorno fa i ministri del Lavoro, Andra Orlando, e per le Disabilità, Erika Stefani, hanno firmato il decreto per la creazione di una Banca dati insieme all’emanazione delle Linee guida per il collocamento mirato delle persone con disabilità. L’obiettivo è quello di realizzare un sistema di inclusione lavorativa più efficace e organico in tutto il Paese.
Un traguardo importante per includere sempre più le persone con disabilità nel mondo del lavoro.
“La Banca dati per il collocamento mirato – riferisce il ministro del Lavoro, Andrea Orlando – è un traguardo importante: riconosce un ruolo decisivo al sistema informativo, da un lato, tracciando un percorso di condivisione e collaborazione tra le Istituzioni centrali e locali per raccogliere le informazioni relative a datori di lavoro pubblici e soggetti privati con l’obbligo di assunzione, dall’altro per definire l’insieme dei lavoratori che sono interessati ad accedere a questo percorso.
Abbiamo cercato di superare una pagina vergognosa del nostro Paese, perché le Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilita erano attese da più di 7 anni, e hanno l’obiettivo offrire alle persone con disabilità la possibilità di una vita indipendente su tutto il territorio nazionale.
Prevedono interventi rivolti a tre categorie: chi si iscrive alle liste di collocamento, a chi si trova in condizione di disabilità dopo incidenti o malattie professionali, e ai giovani, che saranno accompagnati in percorsi di integrazione per lavorare dopo la fine della scuola.
Spesso vivono l’uscita dalla scuola come un trauma, un momento di marginalizzazione che rompe i legami sociali costruiti in anni sui banchi. Sono tante le risorse e i talenti esclusi dal mondo del lavoro per pregiudizi, ostacoli o altri problemi che queste linee guida cercano di eliminare. Lo facciamo con lo spirito di riconoscere al lavoro la funzione centrale nell’inclusione sociale di persone che possono e vogliono contribuire all’evoluzione della società e non solo essere assistite.”