(Como, 24 gennaio 2022) – Quella appena passata è stata una settimana di fuoco per il territorio boschivo e le valli lariane. Tre incendi divampati in soli cinque giorni hanno bruciato parte del territorio della comunità montana Valli del Lario e del Ceresio. E siamo solo a gennaio.

Prima il rogo divampato nei boschi tra Gravedona ed Uniti e Dosso del Liro dov’è bruciato, per mano dell’uomo, circa un ettaro e mezzo di sottobosco di castagne. Poi l’incendio dell’Alpe Vecchio sulla montagna Cima di Porlezza per il quale sono dovuti intervenire gli elicotteri e i canadair a domare le fiamme, a evitare un vero e proprio disastro ambientale. Fiamme causate molto verosimilmente da un gesto scriteriato e imprudente, forse l’abbandono di un mozzicone di sigaretta o l’accensione di un fuoco mal gestito, andato fuori controllo. Infine, l’altro ieri, ha preso fuoco il canneto della riserva naturale del Pian di Spagna, un rogo partito da più punti in una zona tanto fragile per l’ecosistema locale.

Azioni, molto probabilmente colpose o peggio ancora dolose, causate da comportamenti superficiali e irresponsabili che, unitamente alle condizioni climatiche e ambientali, provocano danni enormi all’ambiente, alla vegetazione, al bel paesaggio delle nostre valli. Resta il tema di proteggere il territorio e l’eco sistema con politiche di manutenzione dei boschi, soprattutto nelle aree più interne e montane, su cui servirebbe un’azione più coordinata di Regione Lombardia.

Un ringraziamento particolare va ai Vigili del fuoco, alla Protezione civile, ai tanti volontari delle squadre antincendio, alle forze di polizia intervenute, tutti sempre molto attenti e preparati ad agire celermente e con competenza sul territorio nel delicato compito di salvaguardare la vita e la cura dell’ambiente.

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INCENDI DI FUOCO PER I BOSCHI LARIANI, 3 INCENDI IN SOLI 5 GIORNI
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