(Roma, 13 gennaio 2022) – L’aumento del costo dell’energia è una priorità su cui il Partito Democratico chiede un impegno rapido del Governo, con provvedimenti che rafforzino le misure già messe in campo nei mesi scorsi e con l’ultima legge di bilancio. Servono risorse a sostegno dei settori economici più colpiti, della manifattura energivora e delle pmi, anche prevedendo uno scostamento di bilancio, destinando in modo strutturale i proventi delle aste ETS e lavorando su ipotesi percorribili di compartecipazione da parte dei produttori e della finanza che in questa fase stanno realizzando extraprofitti.

C’è stato un aumento esponenziale del prezzo del gas. Il gas resta una fonte di transizione necessaria per il nostro Paese, indipendentemente dalla tassonomia europea ancora in corso di discussione. Il nostro Paese deve lavorare per diminuire la dipendenza da forniture fortemente instabili, puntando a un governo europeo dell’approvvigionamento. La priorità ora è concludere rapidamente l’approvazione del Pitesai, come si era impegnato a fare il ministro Cingolani, sapendo che anche l’incremento di produzione da pozzi esistenti ha tempi tecnici previsti che superano i 18 mesi.

E’ il momento di lavorare sulla revisione degli interventi sull’Iva e sull’incidenza degli oneri di sistema e del sistema attuale degli incentivi sulle bollette. E soprattutto accelerare rapidamente la produzione di energia rinnovabile, rendendo operativo nel più breve tempo possibile il meccanismo delle aste, completando l’individuazione delle aree idonee da parte di Governo e Regioni, sbloccando e accelerando le procedure autorizzative con l’operatività della Commissione Via-Vas del Pnrr e consentendo il repowering con tecnologie più efficienti degli impianti esistenti, investendo sui sistemi di accumulo e accompagnando lo sviluppo nel Paese delle comunità energetiche.

Chi invece si ostina a parlare di nucleare come ricetta per risolvere l’emergenza attuale del costo dell’energia lo fa in malafede, ben sapendo che non esiste oggi nessuna tecnologia applicabile e nessun ‘nucleare pulito‘. Basti pensare allo sforzo non banale in cui è finalmente impegnato il nostro Paese nel realizzare il deposito nazionale delle scorie a bassa e media intensità, spesso con l’opposizione strumentale sul territorio di forze politiche come la Lega che a livello nazionale si professano a favore del nucleare.

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CARO BOLLETTE: “PD chiede impegno del Governo anche con scostamento di bilancio”
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