(Roma, 25 ottobre 2021) – Si è tenuto questo pomeriggio alla Camera un incontro di presentazione della petizionePianeta sano, persone sane”: un appello promosso da Focsiv e dal Movimento Laudato Sì’, che hanno raccolto il messaggio di Papa Francesco, costruito su proposte e impegni molto concreti, rivolto ai politici di tutti gli schieramenti e ai cittadini al fine di riconoscere l’urgenza di agire con più coraggio e determinazione per contrastare i cambiamenti climatici e suoi drammatici effetti.

Un’alleanza tra scienza, impegno sociale e religioso, e politica per contribuire alla cura del Pianeta e alla salvaguardia del suo inestimabile patrimonio di biodiversità, come antidoto alla degenerazione di un modello di sviluppo che mette in pericolo tutte le specie viventi, il presente e futuro dell’umanità.

Questo incontro cade alla vigilia di un appuntamento fondamentale sul clima che inizierà la prossima settimana a Glasgow. La COP 26, la Conferenza delle Parti dellONU sul clima, copresieduta dall’Italia, sarà il vero banco di prova, dall’esito tutt’altro che scontato, per i 197 Paesi aderenti all’Accordo di Parigi per assumere decisioni più ambiziose e stringenti, con l’obiettivo di mantenere l’innalzamento della temperatura globale entro la soglia di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali.

Proprio oggi l’ONU ci dice che “siamo fuori strada”: lo scorso hanno ha fatto registrare il “nuovo record di gas serra nell’atmosfera” con un tasso di incremento annuo superiore alla media del periodo compreso fra il 2011 e il 2020, e questa tendenza è continuata nel 2021. Il 2020 ha, dunque, segnato un nuovo record assoluto negativo; il rallentamento economico dovuto alla pandemia, pur avendo prodotto una riduzione delle emissioni, non ha avuto alcun impatto sul livello atmosferico dei gas serra che hanno raggiunto il valore massimo.

La COP 26 chiede quindi di assumere decisioni vincolanti sulla riduzione delle emissioni di CO2 lungo un percorso che prevede la decarbonizzazione, l’abbandono delle fonti fossili e l’aumento delle fonti rinnovabili, la lotta alla deforestazione ma anche la mobilitazione della finanza per il clima: almeno 100 miliardi di dollari l’anno per sostenere e accompagnare gli Stati poi poveri a riconvertire i propri sistemi produttivi e energetici più inquinanti.

L’Europa e con essa l’Italia ha un compito particolarmente importante, per guidare questo processo rafforzando la propria leadership e proseguendo nel cammino intrapreso con il Green deal Europeo e l’impegno ad essere il primo continente a realizzare la neutralità climatica nel 2050.

La sfida non è solo quella di riduzione delle emissioni ma vede un secondo pilastro fondamentale nella tutela della biodiversità. È questo un impegno troppo spesso disatteso e trascurato anche in Italia, uno dei Paesi europei con il più ricco patrimonio di biodiversità che però vede confermato nell’ultimo Rapporto Asvis un ulteriore peggioramento del Goal 15 sulla qualità dell’ecosistema terrestre. La COP15 sulla biodiversità che si è aperta lo scorso 11 ottobre e si concluderà la prossima primavera in Cina, dovrà vedere l’adozione di un Quadro Globale per la Biodiversità in grado di corrispondere alla necessità di proteggere la natura, così pesantemente danneggiata dall’uomo, e integrare la difesa della biodiversità nelle politiche di lotta ai cambiamenti climatici.

Un evento, quello di oggi, che ho avuto l’onore di aprire proprio qui, alla Camera, dove poco più di una settimana fa con un’adesione quasi unanime è stato votato l’inserimento dell’ambiente tra i principi fondamenti della nostra Costituzione.

Con la modifica dell’articolo 9 la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, così come la tutela degli animali, assumono dignità costituzionale; un principio che si lega espressamente all’interesse delle future generazioni, come ci hanno ricordato con forza i milioni di giovani che in tutto il mondo hanno invaso pacificamente le piazza per la difesa del Pianeta.

E’ importate ricordare anche la seconda parte di quella legge di modifica costituzionale, che ci auguriamo possa essere definitivamente approvata al più presto, che interviene sull’articolo 41 della Costituzione; laddove si dice che l’iniziativa economica privata non potrà svolgersi in modo di “recare danno alla salute e all’ambiente” e si richiama il legislatore a determinare programmi e controlli opportuni perché ogni iniziativa economica, pubblica e privata, sia indirizzata e coordinata a fini ambientali, oltre che sociali.

Un cambio di paradigma che parte dal riconoscimenti dei troppi limiti e errori del modello di sviluppo conosciuto fin qui, misurato solo attraverso indicatori economici e che ha generato squilibri ambientali e disuguaglianze sociali intollerabili. È a questa contraddizione, che tocca la società italiana e purtroppo il mondo, che occorre porre rimedio, per costruire un futuro di prosperità e giustizia.

Proprio ieri si e conclusa la 49^ settimana sociale dei cattolici a Taranto, per molti versi luogo emblema di una stagione fallimentare di sviluppo. Da quella sede raccogliamo le tante sollecitazioni venute da un dibattito ricco e profondo, e in particolare un messaggio molto netto a cogliere quanto tutto sia “connesso”. “Questo nostro pianeta chiede al tempo stesso audacia e voglia di riscatto, grida già sin d’ora, stili di vita rinnovati, in cui ambiente lavoro e futuro non siano in contrapposizione tra loro, ma in piena armonia”.

L’ambiente quindi al primo punto nelle parole di Papa Francesco, che con il suo Magistero ha contribuito in modo decisivo a affermare e diffondere l’importanza della questione climatica e la consapevolezza di quanto questa sia legata alla sopravvivenza dell’ecosistema e alla dignità di ogni uomo e donna, in ogni angolo della Terra.

Oggi Focsiv e il Movimento Laudato Si’ hanno voluto riportare la politica e i suoi rappresentanti ad una discussione così necessaria e opportuna nel luogo della più alta istituzionale democratica che è il Parlamento. Un’iniziativa importante per la quale esprimo il mio più sentito ringraziamento prendendo a prestito le parole pronunciate dal Presidente Mattarella proprio in occasione dell’apertura della Settimana sociale dei cattolici: “La prospettiva di un umanesimo rinnovato che riguarda il pianeta intero è parte essenziale di quei diritti di cittadinanza indispensabili per la vita stessa della democrazia”.

Per rivedere il video del convegno con i relativi interventi clicca qui.

Qui il link per aderire alla petizione “Pianeta Sano, Persone Sane”.

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PIANETA SANO, PERSONE SANE
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