(Roma, 5 ottobre 2021) – E’ importante legare la gestione della risorsa idrica alla sfida dei cambiamenti climatici. E’ quello che si è fatto stamane alla terza edizione del Forum dell’Acqua ‘Una risorsa circolare’, organizzato da Legambiente e Utilitalia, nel corso del quale è emersa la necessità di orientare le risorse importanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) verso l’obiettivo della sostenibilità, di una maggiore efficienza, qualità, della tutela dell’acqua e quindi della creazione di un modello circolare per la gestione della risorsa idrica.
Un’esigenza che sul piano normativo ha bisogno certamente di qualche aggiustamento. Occorre rafforzare la governance della gestione del servizio idrico integrato, attraverso un approccio industriale, per realizzare gli investimenti necessari ad affrontare problemi strutturali del settore.
C’è bisogno di accompagnare la ripresa degli investimenti nel settore cercando il più possibile di rispondere all’obiettivo trasversale del Pnrr che è quello della sostenibilità, dello sviluppo sostenibile, con interventi che facciano attenzione all’impatto generato sull’ecosistema.
I cambiamenti climatici nella loro violenza e drammaticità ci portano ad affrontare il tema della gestione idrica in una logica il più possibile integrata. Ciò significa considerare il problema non solo dal momento in cui apriamo il rubinetto dell’acqua. Lo sanno bene i territori che in questi mesi sono stati colpiti da pesanti alluvioni. Penso ad esempio ai disastri che il maltempo ha provocato nella mia provincia, Como, dove lo scoprirsi così fragili dal punto di vista idrogeologico ha spalancato ancora di più gli occhi di fronte a un’emergenza che non più più essere sottovalutata.
In quest’ottica integrata e complessiva la domanda da porci è quella di come ci prendiamo cura dell’acqua a monte, in rapporto al rischio idrogeologico, alla competizione sull’uso dell’acqua, come avviene ad esempio rispetto alla finalità assolutamente meritoria del concorso dell’acqua alla produzione di energia rinnovabile che in alcuni contesti altera pesantemente gli ecosistemi.
Su questa visione più integrata e complessiva della risorsa acqua, in strettissima relazione con le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, il nostro Paese deve accelerare. Occorre un’azione che metta in rete e aiuti contesti diversi. In Italia abbiamo aree urbane che hanno sviluppato delle politiche di adattamento al cambiamento climatico più avanzate e dei territori che per fragilità e difficoltà di governance, come le aree periferiche, le aree interne, i contesti collinari o di montagna nei quali generalmente si fa fatica a capire chi fa che cosa, queste politiche di adattamento faticano molto a essere messe in campo.
ACCQUA, RISORSA CIRCOLARE LEGATA ALLA SFIDA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI