(Roma, 4 agosto 2021) – Oggi in Commissione Ecomafie abbiamo approvato la nuova Relazione sull’evoluzione del fenomeno degli incendi negli impianti di gestione dei rifiuti. È una Relazione molto importante, che rappresenta un aggiornamento e un approfondimento di molte questioni che erano già state analizzate nel lavoro svolto nel corso della precedente Legislatura.
I dati confermano una crescita importante del numero degli eventi, con un picco nel 2017, per poi calare progressivamente, anche in conseguenza di un crescente impegno di tutti i soggetti impegnati nella prevenzione.
Come riportato nelle conclusioni della Relazione che sarà reperibile tra pochi giorni sul sito Parlamento.it, il quadro complessivo che emerge non è dissimile da quello già verificato in occasione della precedente inchiesta quanto alla difficoltà di sviluppare efficaci indagini al fine di accertare le cause e i responsabili degli incendi; rispetto agli eventi pregressi è, d’altro canto è comprensibile, che il decorso ulteriore del tempo abbia allontanato la possibilità di sviluppo utile delle indagini a suo tempo avviate.
Ci sono però, quali elementi positivi da considerare, il fatto che in molti casi l’evento incendiario è stato l’occasione per approfondire indagini sulla gestione dell’impianto, che hanno rivelato altri illeciti. Inoltre la maggiore attenzione dedicata al fenomeno nel suo complesso, in epoca più recente, dalle polizie giudiziarie e dagli enti incaricati a vario titolo dei controlli sugli impianti, ha fatto sì che siano state implementate attività di monitoraggio e controllo utili a fini di prevenzione di fatti illeciti, il che, insieme a taluni importanti risultati investigativi e processuali di cui si è dato conto in questa Relazione, porta a ritenere conclusa la fase iniziale ed emergente del fenomeno.
Il fenomeno degli incendi va, infatti, conosciuto, valutato e prevenuto anche al di là gli eventi – pure maggiormente significativi per il loro immediato impatto ambientale – riguardanti gli impianti di trattamento. Esso coinvolge l’intero ciclo dei rifiuti: si consideri, infatti, come i siti abusivi e l’abbandono dei rifiuti siano spesso derivanti da attività produttive “in nero” o da condotte illecite nella gestione aziendale dei rifiuti. Vi è poi un nesso diretto tra il fenomeno nella sua visione estesa e l’adeguatezza dell’azione amministrativa, sia degli enti di controllo, sia degli enti pubblici territoriali.