(Roma, 29 luglio 2021) – Oggi, 29 luglio, l’uomo ha esaurito tutte le risorse biologiche che il Pianeta è in grado di rigenerare. Per tutto il resto dell’anno le attività antropiche saranno in debito con la Terra.

Ogni anno questa data è sempre più anticipata: nel 2020 cadeva il 22 agosto, nel 1970 era il 29 dicembre. Stiamo sfruttando ormai senza limite le risorse ambientali; fra le cause principali l’aumento dell’impronta ecologica delle attività umane, il consumo di suolo e la deforestazione.

Proteggere l’ecosistema, ridurre lo spreco di risorse, in primis quello alimentare, investire sulla tutela della fauna e della flora, fermare il consumo dissennato di suolo – l’ISPRA ha recentemente diffuso dati nazionali allarmanti sulla cementificazione – ci permetterebbe di spostare questo momento di ben 100 giorni. E pressoché 100 sono i giorni che mancano alla Cop26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici organizzata da Italia e Regno Unito e che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre prossimi.

Tre mesi per arrivare a questo appuntamento mondiale con impegni coraggioso e vincolanti per la salute del nostro Pianeta, dei suoi abitanti, insieme alla lotta alla crisi climatica.

Invertire la marcia si può e va fatto ora.

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EARTH OVERSHOOT DAY: “100 giorni per iniziare l’inversione di marcia”
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