(Como, 14 giugno 2021) – Un fatto terribile quello avvenuto qualche giorno fa nel Comasco. Una donna quasi novantenne aggredita, derubata e stuprata da un 26enne nigeriano, senza fissa dimora e probabilmente con problemi psichici, a cui era stata rifiutata la richiesta d’asilo. Una violenza spietata e orrenda che va condannata con la massima fermezza.
Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza alla vittima e ai suoi familiari, fatti oggetto di un atto fisico e psicologico terribile e ringrazio le forze di polizia che prontamente sono intervenute e hanno arrestato il responsabile di questo crimine orrendo. Niente potrà rimuovere la gravità di quanto accaduto.
Non voglio nemmeno commentare le strumentalizzazioni che la destra cerca di fare di questo episodio tragico, forse per lucrare qualche punto di sondaggio.
La violenza maschile contro le donne rimane un problema culturale e sociale gravissimo che attraversa molte culture, nazionalità e religioni. Il disagio sociale e psichico sfocia a volte in fatti aberranti, che niente hanno a che vedere con la provenienza di chi se ne macchia.
Penso che oltre a perseguire questi comportamenti con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, sia utile ragionare su come sostenere l’azione delle istituzioni locali e delle forze di polizia nel rafforzare l’azione di prevenzione e presidio del territorio, per garantire maggiore sicurezza e protezione alle singole persone e alle comunità.