(Roma, 30 aprile 2021) – Oltre 240 mila sono le firme raccolte e depositate ieri in Parlamento dal sindaco di Stazzema per chiedere di approvare la proposta di legge di iniziativa popolare che ha lo scopo di normare e frenare la propaganda, la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo, la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti.
Un’iniziativa che il Partito Democratico ha sostenuto con forza, che riprende valori fondamentali della nostra storia e del nostro vivere comune, come quelli dell’antifascismo, della resistenza, della democrazia. Ideali e principi che toccano molto da vicino anche il territorio comasco, dove ogni anno, militanti dell’estrema destra si radunano in divisa e camicia nera sulle rive del lago di Como, a Dongo e a Giulino di Mezzegra, luoghi simbolo della fine del fascismo, per commemorare e inneggiare, con tanto di chiamata del ‘Presente’, le gesta di Benito Mussolini, Claretta Petacci, dei gerarchi e caduti fascisti.
Quest’anno l’incontro apologetico neofascista, dopo il tentativo offensivo e inaccettabile, dal chiaro intento provocatorio da parte degli organizzatori, di fissarlo il 25 aprile, proprio in concomitanza con il giorno della Liberazione dal nazifascismo, è stato ancora una volta, purtroppo autorizzato per domenica 2 maggio. Un ulteriore oltraggio alla democrazia e alla libertà.
E’ ora di dire basta, di porre un freno a iniziative come queste, che esaltano oltremisura esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, elementi ormai sconfitti dalla storia; eventi che non si riducono ad una mera commemorazione storica elogiativa, per quanto deprecabile, del periodo fascista, ma hanno l’obiettivo chiaro ed inequivocabile di provocare un’esaltazione, volta al ritorno, alla ricostituzione del partito fascista, in chiaro contrasto con i valori e i principi democratici e liberali, sanciti nella Costituzione.
Per questo ho sottoscritto senza esitazione l’appello stilato dall’Anpi Como Perugino Perugini presentato questa mattina anche al Prefetto di Como, mentre a livello parlamentare ho firmato l’interrogazione che insieme al collega Andrea De Maria abbiamo presentato ieri alla Camera per chiedere un intervento al ministro dell’Interno.
E’ il momento di dire no, di decidere, ancora una volta, da che parte stare.
Qui il testo dell’appello dell’Anpi